Il collegio giudicante presieduto da Roberto Melone ha emesso una sentenza complessa e articolata nel processo a carico di Concetta Esposito e Giuseppe Luciano, accusati di aver tentato di uccidere due persone a Rotondi in seguito a una violenta lite.
Le accuse e le difese. La procura aveva contestato ai due imputati il reato di tentato omicidio premeditato, sostenendo che l’aggressione era stata pianificata e che l’intenzione era quella di uccidere le vittime. Le difese, rappresentate dagli avvocati Vittorio Fucci e Teresa Meccariello, hanno invece sostenuto la tesi di un’aggressione impulsiva, scaturita da un momento di forte tensione e priva di premeditazione.
La decisione del tribunale. Il tribunale, valutando attentamente le prove raccolte e le argomentazioni delle parti, ha assolto gli imputati dall’aggravante della premeditazione, ritenendo che non vi fossero elementi sufficienti a dimostrare una pianificazione del gesto criminoso. Tuttavia, ha ritenuto provata la sussistenza del reato di tentato omicidio, condannando Giuseppe Luciano a 8 anni e 6 mesi di reclusione e Concetta Esposito a 5 anni e 6 mesi.
Le motivazioni della sentenza. Nella motivazione della sentenza, il tribunale ha sottolineato la gravità del fatto, evidenziando le ferite riportate dalle vittime e la pericolosità dei colpi inferti. Tuttavia, ha riconosciuto la presenza di circostanze attenuanti, quali l’assenza di precedenti penali degli imputati e il parziale concorso della Esposito nel reato.
Le reazioni e i prossimi passi. Le difese degli imputati hanno annunciato l’intenzione di proporre appello avverso la sentenza, ritenendola ingiusta e chiedendo una riforma totale o parziale della stessa. La procura, invece, dovrà valutare se ricorrere in appello per chiedere una condanna più severa.
Articolo pubblicato il giorno 6 Novembre 2024 - 20:12