Ercolano. Momenti strazianti e di dolore all’arrivo dei genitori del giovane Samuel, il 18enne albanese morto insieme alle due gemelle di Marigliano, nello scoppio della fabbrica abusiva di fuochi d’artificio.
“Datemi una pistola, mi voglio sparare”. Queste le parole rivolte alle forze dell’ordine dal padre del 18enne di origine albanese morto nell’esplosione avvenuta oggi pomeriggio ad Ercolano in un immobile adibito, come da prime indagini dell’Arma, a deposito e fabbrica abusiva di fuochi d’artificio. L’uomo è in via Patacca 94 assieme alla madre del giovane ed all’altro figlio.
“Dove sta mio figlio? Sta là?”, chiede implorando la donna tra le lacrime. Con il 18enne hanno perso la vita anche due giovani sorelle residenti nell’hinterland napoletano. I tre lavoravano nel capannone all’interno del quale le attività sarebbero partite lo scorso fine settimana, in vista delle prossime festività. Sul posto, intanto, si attende l’arrivo dei cani molecolari per verificare la presenza di altre persone sotto le macerie.
Articolo pubblicato il giorno 18 Novembre 2024 - 22:00
Che tragedia terribile, il dolore dei genitori è insopportabile da immaginare. Speriamo che vengano fatti chiarezza e giustizia per questa terribile tragedia.
È davvero una tragedia immensa, il dolore dei genitori è straziante.
E’ veramente triste che succedono cose cosi, la vita è imprevedibile e non si sa mai cosa puo succedere. La famiglia deve essere distrutta dal dolore, spero che possano trovare un po di pace in questo momento difficile. Non ci sono parole per descrivere il dolore che si prova in situazioni come queste.