Pomigliano d’Arco . Allo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco cresce il rischio di una crisi sociale che potrebbe scoppiare nei prossimi giorni . La tensione è palpabile tra i lavoratori che, a fine dicembre, potrebbero trovarsi senza lavoro: circa 50 dipendenti della società che gestisce la movimentazione e la spedizione delle vetture per Stellantis, insieme ad altri 50 operai di una società di supporto, sono in attesa di conoscere il loro destino.
Le aziende non hanno ancora ricevuto il rinnovo dei contratti di servizio da parte di Stellantis, mettendo in pericolo il futuro dei lavoratori.
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La situazione di Pomigliano non è un caso isolato. Gli stessi problemi si stanno registrando negli stabilimenti Stellantis di Cassino e Melfi, dove i dipendenti delle società appaltatrici rischiano anch’essi di perdere il lavoro. L’incertezza genera preoccupazione in centinaia di famiglie che vedono avvicinarsi la data del 31 dicembre senza alcuna garanzia.
Operai sul piede di guerra: scioperi e proteste in attesa di risposte
Il clima tra gli operai è sempre più teso. Negli ultimi giorni, i dipendenti delle aziende coinvolte hanno già organizzato scioperi, cercando di portare all’attenzione pubblica e delle istituzioni la loro difficile situazione. Gli scioperi hanno rappresentato un segnale forte, ma le risposte tardano ad arrivare.
“Siamo pronti a tutto – affermano i lavoratori – se non ci sarà un riscontro positivo entro pochi giorni , ci vedremo costretti a prendere iniziative ancora più drastiche.”
L’eventualità di nuove proteste, anche estreme, è un’ipotesi che gli operai non scartano. Per molti, perdere il lavoro significherebbe un impatto devastante sulle loro famiglie, già provate da mesi di incertezze. Gli operai si dichiarano determinati a lottare fino alla fine per ottenere la continuità lavorativa e salvaguardare i propri diritti.
L’ombra dello smantellamento delle fabbriche Stellantis
Questo nuovo capitolo si inserisce in un contesto più ampio di preoccupazioni legate alla strategia industriale di Stellantis in Italia. In diverse occasioni, i sindacati hanno denunciato il progressivo smantellamento degli impianti nazionali e il rischio di una riduzione drastica dell’occupazione.
La chiusura dei contratti senza una prospettiva di rinnovo non farebbe che confermare questi timori, aumentando il disagio sociale e le difficoltà per molte famiglie.
Con l’avvicinarsi della scadenza del 31 dicembre, i lavoratori e i loro rappresentanti attendono con urgenza un segnale di apertura da parte di Stellantis e delle aziende coinvolte. Restano pochi giorni per scongiurare una crisi sociale dagli effetti potenzialmente devastanti per l’economia e la vita delle famiglie.
Articolo pubblicato il giorno 8 Novembre 2024 - 18:08
Speriamo che si trovi una soluzione per evitare la crisi sociale, è importante pensare alle famiglie coinvolte.