Un colpo di scena che scuote gli equilibri del narcotraffico campano: Mario Romano, noto trafficante di droga e ras della criminalità organizzata, è stato scarcerato dal Tribunale di Sorveglianza di Napoli. La decisione ha sorpreso non solo l’ambiente giudiziario, ma anche l’intero panorama del crimine organizzato, poiché Romano, coinvolto in un’inchiesta di rilevanza nazionale, è stato condannato per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Romano, 26 anni, originario di San Felice a Cancello (frazione Polvica), era stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta “Fiumi di Droga” che aveva fatto luce su una rete di narcotraffico operante tra le province di Benevento, Caserta e Napoli. La DDA lo accusava di essere uno dei vertici di un’organizzazione criminale che, sotto la guida del suo zio, il boss Gennaro Morgillo, gestiva un ampio traffico di cocaina, crack, eroina, hashish e marijuana, rifornendo numerosi clienti grazie a una rete di spaccio ben strutturata.
Secondo l’impianto accusatorio, l’organizzazione operava in modo capillare tra la Valle Caudina, la Valle di Suessola, Maddaloni, l’alto Napoletano e la provincia di Caserta, utilizzando sofisticati codici e metodi di distribuzione tipici delle organizzazioni mafiose napoletane. L’inchiesta, che ha visto l’emissione di numerose ordinanze di custodia cautelare, aveva messo in evidenza come il clan gestisse il narcotraffico anche in collaborazione con altri gruppi criminali del territorio.
Mario Romano, inizialmente condannato a 18 anni di carcere, aveva visto la sua pena ridursi a 6 anni e 6 mesi grazie alle tesi difensive presentate dall’avvocato Vittorio Fucci, che aveva contestato la sua qualità di promotore dell’associazione. Successivamente, la Corte d’Appello di Napoli, sempre su richiesta della difesa, aveva ulteriormente ridotto la condanna a soli 5 anni e 4 mesi.
La notizia della scarcerazione arriva dopo che il Tribunale di Sorveglianza di Napoli, valutato l’andamento della pena e le richieste difensive, ha deciso di concedere a Romano gli arresti domiciliari, nonostante il suo coinvolgimento in uno dei più significativi traffici di droga degli ultimi anni in Campania. La decisione ha sollevato numerose polemiche, soprattutto tra le forze dell’ordine e le istituzioni locali, che avevano sempre visto in Romano uno degli esponenti di punta del narcotraffico della regione.
Con questa scarcerazione, che ha scioccato molti osservatori, si apre un nuovo capitolo per Mario Romano, che potrà scontare il resto della sua pena agli arresti domiciliari, ma la sua uscita dal carcere segna un punto di svolta nella lotta al narcotraffico nelle province di Benevento, Napoli e Caserta.
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