Il Festival Quartieri di Vita. Life infected with Social Theatre! riprende vita con la sua nona edizione in Campania, offrendo una serie di spettacoli che mettono in risalto il teatro sociale e di formazione. Il progetto, concepito da Ruggero Cappuccio e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival, si avvale del supporto della Regione Campania.
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Le performance, previste da giovedì 28 a sabato 30 novembre, si svolgeranno in cinque località della regione, con prove aperte al pubblico che rappresentano l’apice dell’evento.
La manifestazione avrà inizio domani alle 18 nello Spazio Metamorfosi di Ponticelli, Napoli, dove verrà presentato “Il corpo presente”, uno spettacolo di danza contemporanea. La produzione nasce da un workshop condotto dal coreografo rumeno Arcadie Rusu insieme a Giulia Amodio e Daniela Montella, sotto l’egida dell’Associazione N: EA, e in collaborazione con l’Accademia di Romania a Roma. Nella giornata di venerdì, il programma si intensifica. Al mattino, alle 11, l’attenzione si sposterà ad Avellino, presso l’istituto tecnico Guido Dorso, dove gli studenti della classe quarta con indirizzo Biotecnologie sanitarie parteciperanno all’esibizione “Teatro: Affermazione collettiva”. Il regista Ondřej Štefaňák ha collaborato per l’occasione con l’Associazione Vernicefresca Teatro e il Centro Ceco di Roma per sviluppare questo progetto didattico.
Nel pomeriggio, alle 15, la Sala Consiliare di Castel Volturno ospiterà “Le mill’Antigoni”, presentato dall’artista polacco Christian Costa e Antonio Nardelli di Teatro Folli Idee, con il partenariato dell’Istituto Polacco di Roma. Successivamente, alle 18 a Napoli, il regista austriaco Ed. Hauswirth, insieme a Nadia Carlomagno e Arianna Ricciardi, realizzerà “Cronaca di sentimenti striscianti o tutto è sempre già lì” con il coinvolgimento del Goethe-Institut Neapel e il Forum Austriaco di Cultura a Roma. La conclusione della rassegna avverrà sabato a Salerno, presso la Sala Pasolini, con “Una partita” diretto dal regista fiammingo Oscar Briou. L’evento, supportato dal Centro di solidarietà La Tenda e della Rappresentanza Generale della Comunità fiamminga e della Regione delle Fiandre in Italia, vedrà la partecipazione di uomini con problemi di dipendenza. Questo festival si pone come un ponte culturale, illuminando le condizioni socio-economiche difficili della Campania e proponendo il teatro come strumento di crescita e dialogo. L’accesso agli eventi è gratuito, previa prenotazione via email.
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