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Presentazione del libro sulla Casa di Giulio Polibio a cura dell'Associazione Internazionale Amici di Pompei ETS

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Nel prestigioso contesto dell'Auditorium degli Scavi di Pompei, il 15 novembre 2024, alle ore 17, verrà presentato il nuovo volume della collana "Quaderni di Studi Pompeiani", edita dall’Associazione Internazionale "Amici di Pompei" ETS. L'opera s'intitola "La Casa di C. Giulio Polibio a Pompei (IX, 13, 1-3) e i bronzi del triclinio (EE)" ed è stata redatta dagli archeologi Fausto Zevi ed Elsa Nuzzo.

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### Un'analisi approfondita

Il volume intende offrire una ricerca completa sui bronzi tricliniari scoperti nella nota casa di Giulio Polibio a Pompei. L'analisi è estesa anche al contesto storico e culturale, studiando le caratteristiche degli abitanti e l'evoluzione edilizia della dimora che, pur mantenendo l'architettura sannitica, subì modifiche fino all'eruzione del 79 d.C., con l'accorpamento a fine II secolo a.C. di due “case a schiera”.

### Approfondimenti e restauri

Oltre a descrivere gli arredi pittorici dell'edificio, il libro presenta un panorama sui corredi tricliniari di Pompei, includendo un capitolo dedicato al restauro dei bronzi, eseguito dall’Istituto Centrale del Restauro di Roma e dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Le immagini di Luciano e Marco Pedicini supportano l'analisi dei reperti, mostrando le occasioni espositive in cui sono stati esposti.

### Collaboratori e presentatori

Il volume si avvale delle contribuzioni di esperti come Klara De Decker, Domenico Esposito, Simona Minichino, ed Elisa Pucci. Fausto Zevi, noto per la sua carriera accademica e come soprintendente di Napoli e Pompei, cura il progetto insieme ad Elsa Nuzzo, archeologa esperta in archeologia vesuviana. La presentazione sarà affidata a Stefano De Caro, ex direttore generale del Ministero dei Beni Culturali e dell'ICCROM, e Paola Miniero, già alla guida degli scavi di Stabia e del Museo Nazionale del Castello di Baia, che offriranno un’introduzione di rilevo al testo, destinato a diventare un autorevole contributo nel campo dell’archeologia pompeiana.


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