Una scoperta inattesa è avvenuta questa mattina al porto di Salerno, dove sono state trovate otto persone all’interno di un container. Le autorità identificano i soggetti come presunti migranti irregolari.
Gli individui sono stati immediatamente trasferiti presso l’ospedale Ruggi d’Aragona per ricevere le cure necessarie. Le autorità locali stanno ora indagando sulla vicenda per fare luce su come i migranti siano arrivati all’interno del container e per garantire la loro sicurezza.
Si erano nascosti all’interno di semirimorchi a bordo di una motonave proveniente da Tunisi e diretta a Salerno. Operazione della polizia al porto di Palermo, che ha individuato e respinto alla frontiera otto cittadini extracomunitari clandestini. La scoperta è stata fatta nel corso di un controllo dei passeggieri, dei veicoli e dei mezzi commerciali appena sbarcati. In azione il personale della polizia di frontiera marittima dello scalo palermitano, insieme ai colleghi della Digos della Questura.
Nel corso delle ispezioni a bordo della motonave “Catania”, con a bordo 903 passeggeri e 236 veicoli – spiegano dalla Questura – sono stati individuati otto clandestini, presumibilmente di nazionalità tunisina, che si erano nascosti all’interno di due distinti mezzi pesanti, di cui uno carico di materiale ferroso.
Gli otto si erano nascosti all’interno dei semirimorchi che pur integri nella parte posteriore, dove erano stati apposti i sigilli doganali prima dell’imbarco, risultavano invece danneggiati nella parte superiore che presentava evidenti tagli sul telone di copertura, tali da insospettire i poliziotti.
Una volta sbarcati i mezzi sono stati sottoposti ad un’accurata ispezione, nel corso della quale i cittadini extracomunitari sono stati trovati nascosti dietro alcuni pannelli metallici che gli consentivano di nascondersi per sfuggire a un primo controllo visivo.
“Nel prosieguo delle operazioni – fanno sapere dalla Questura – all’interno di un semirimorchio frigo, sono stati rinvenuti attrezzi metallici come scalpelli, martelli, trapani e seghe, evidentemente utilizzati dai clandestini per forzare durante la navigazione le strutture dei veicoli commerciali ed entrarvi per aggirare i controlli di polizia”.
Gli extracomunitari, tutti di sesso maschile di età compresa tra i 18 e i 40 anni, privi di documenti di riconoscimento, dopo le formalità di rito sono stati respinti alla frontiera ed affidati alla security della nave, per essere riportati nel loro Paese di provenienza.