Si è recato al carcere di Santa Maria Capua Vetere per fare visita al figlio, portando con sé della droga da consegnargli; è stato quindi scoperto e arrestato dalla Polizia Penitenziaria. A finire in manette è stato il padre del detenuto.
La notizia è stata diffusa dal Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), tramite una nota del segretario provinciale di Caserta, Vincenzo Berrini.
“Sono sempre più continui e costanti – dice il sindacalista – i controlli all’interno del carcere di S. Maria Capua Vetere; per questo il padre di un giovane detenuto, che si era presentato al colloquio in carcere con il figlio con circa tre etti di droga nascosta, è stato scoperto”.
Il sindacalista informa anche che “a seguito di una perquisizione interna, ben otto telefoni cellulari completi di cavi di ricarica sono stati trovati in uno degli spazi detentivi comuni del Reparto Tevere”.
“L’operazione – sottolinea il segretario regionale campano del Sappe, Tiziana Guacci – testimonia la professionalità della Polizia Penitenziaria, che oltre a partecipare attivamente all’opera di rieducazione e trattamento, svolge con competenza l’attività di Polizia, nonostante sia sotto organico”.
Sulla vicenda interviene anche il segretario generale del Sappe Donato Capece, che parla “di ennesima operazione condotta con zelo e professionalità dalla Polizia Penitenziaria di Santa Maria Capua Vetere. Al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria rinnovo la richiesta di interventi concreti come, ad esempio, la dotazione ai Reparti di Polizia Penitenziaria di adeguata strumentazione tecnologica di ultima generazione per contrastare l’indebito uso di telefoni cellulari o ogni altra strumentazione elettronica. Serve un cambio di passo”.
Articolo pubblicato il giorno 13 Novembre 2024 - 10:53