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Parco Verde di Caivano: sgomberate 36 famiglie abusive

Sono state identificate e denunciate 419 persone per occupazione abusiva
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Caivano. Un nuovo capitolo si apre nella complessa vicenda del Parco Verde, la vasta area residenziale a nord di Napoli da tempo al centro di cronaca per le numerose problematiche sociali. Oggi, le forze dell’ordine hanno dato esecuzione a una serie di decreti di sequestro che riguardano 240 alloggi occupati abusivamente all’interno del complesso.

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L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, ha preso di mira coloro che, senza alcun titolo, occupavano le abitazioni di proprietà del Comune di Caivano, sottraendole alla collettività e spesso evitando di pagare i canoni.

Un’emergenza abitativa che si scontra con la legalità

Le indagini, durate mesi, hanno permesso di individuare e identificare 419 persone coinvolte nell’occupazione abusiva. Tuttavia, non tutti gli occupanti sono stati sfrattati. Una parte di loro, infatti, risulta inserita nelle graduatorie regionali per l’assegnazione delle case popolari.

Tuttavia, per le restanti 36 famiglie coinvolte nella prima fase dello sgombero, non è stata possibile alcuna forma di regolarizzazione, in quanto non rientravano nei requisiti previsti.

Un’operazione delicata

L’esecuzione degli sfratti è stata condotta con la massima delicatezza, al fine di tutelare la dignità delle persone coinvolte, soprattutto quelle più vulnerabili. Le forze dell’ordine, in collaborazione con i servizi sociali, stanno cercando di fornire assistenza alle famiglie sgomberate per aiutarle a trovare una nuova sistemazione.

Le prospettive future

La vicenda del Parco Verde pone in evidenza un problema sociale molto complesso, quello dell’emergenza abitativa, che si intreccia con questioni legate alla legalità e all’ordine pubblico.

La Procura della Repubblica, in collaborazione con le istituzioni locali e regionali, sta valutando la possibilità di avviare nuove iniziative per riqualificare l’area e offrire soluzioni abitative a lungo termine alle famiglie bisognose.

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il giorno 28 Novembre 2024 - 10:26


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