Operazione antidroga a Roma: venti arresti
ROMA (ITALPRESS) – Nell’ambito di una vasta operazione antidroga, i Carabinieri del Gruppo di Ostia hanno arrestato venti persone, su mandato della DDA della Procura di Roma. Tra gli indagati, sedici sono stati condotti in carcere mentre quattro sono stati posti agli arresti domiciliari. Sette ulteriori persone, tra cui tre donne, sono coinvolte nell’indagine e sono accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione, spaccio e traffico internazionale di droga.
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L’indagine e l’organizzazione criminale
Le indagini, avviate nel giugno 2021 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ostia, sotto la guida della Procura – Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, hanno portato alla luce una presunta organizzazione criminale impegnata nell’importazione di cocaina dall’Olanda verso la Capitale. Questa attività illecita avrebbe generato un giro d’affari di milioni di euro, coinvolgendo la distribuzione della droga non solo nel Lazio ma anche in altre regioni italiane. Gli investigatori hanno ricostruito le modalità operative del gruppo, che impiegava metodi sofisticati per eludere i controlli delle autorità.
Sequestri e modalità operative
Durante l’operazione investigativa, che si è protratta fino a maggio 2022, i Carabinieri hanno sequestrato oltre 32 chili di cocaina, del valore di circa 1,5 milioni di euro, e 174 mila euro in contanti. Tra i materiali sequestrati, tre corrieri sono stati arrestati. I veicoli usati per il traffico, intestati a terzi, erano modificati con doppi fondi automatizzati per occultare la droga. Gli investigatori hanno identificato quattro immobili tra Roma e Latina, dove venivano stoccate le sostanze. Uno degli arrestati è un pregiudicato noto come “er miliardero”, precedentemente implicato in indagini simili.
Struttura dell’organizzazione
L’organizzazione, secondo gli investigatori, aveva una struttura piramidale ben definita. Al vertice, vi era un uomo residente nell’area del Lido di Ostia, che gestiva un gruppo diversificato di collaboratori, tra cui corrieri e persone incaricate di custodire e distribuire la droga. Nelle indagini si ipotizza che anche delle donne rivestissero ruoli cruciali all’interno della rete.
Articolo pubblicato il giorno 20 Novembre 2024 - 13:03