La riforma del Codice della strada è passata anche al Senato, diventando ufficialmente legge. L’approvazione definitiva, fortemente sostenuta dalla Lega e dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, è stata accolta con soddisfazione dai banchi della maggioranza e dal governo. Tuttavia, le opposizioni e alcune associazioni di categoria hanno espresso forti critiche e perplessità riguardo alle nuove misure.
Tra i punti più discussi, vi sono la stretta sui monopattini, le nuove norme sugli autovelox, le regole per le Ztl e i controlli sulla guida sotto effetto di stupefacenti. A pochi metri da Palazzo Madama, un flash mob di ciclisti ha contestato la riforma, definendola “ostile alla mobilità sostenibile” e sostenendo che non rappresenti un vero omaggio alle vittime della strada. Una cinquantina di manifestanti si sono uniti alla protesta.
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Di tutt’altro avviso, il vicepremier e leader della Lega. Per Salvini, la riforma è “frutto di un lungo confronto durato più di un anno con associazioni, enti locali, realtà dell’automotive ed esperti, con un obiettivo comune: ridurre le stragi sulle strade italiane”.
Il testo della legge delega era rimasto bloccato al Senato per mesi, causa di uno scontro acceso tra Forza Italia, che puntava a modifiche sostanziali, e la Lega, intenzionata ad accelerare l’approvazione evitando il doppio passaggio alla Camera. Ora, con il plauso di tutta la maggioranza, la riforma è finalmente legge.
Secondo Salvini, il provvedimento assicurerà “più sicurezza e prevenzione, contrasto agli abusi e ai comportamenti scorretti, norme aggiornate ed educazione stradale vera”. L’entusiasmo è condiviso dal gruppo leghista, che evidenzia alcune delle misure chiave: dallo stop ai “monopattini selvaggi” alle pene più severe per i trasgressori.
Le novità che riguardano il Codice della Strada 2024 non sono certo poche e riguardano più ambiti. La stretta voluta dal governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni si è tradotta, non senza complicazioni, in nuove regole che interessano da vicino la sicurezza di chi guida e di chi si trova a circolare, a piedi o con altri mezzi, sulle strade pubbliche. Una su tutte? L’introduzione per legge dell’Alcolock, un dispositivo da installare sulle auto di chi viene sorpreso una prima volta con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l e atto a verificare che questo limite scenda a 0 nei 2 o 3 anni (a seconda del reato), pena la revoca della patente e danni più seri che possono sfociare anche nel penale in caso di incidente con dolo.
Questo dispositivo riconosce il tasso alcolemico nel sangue e impedisce l’avvio del motore se questo supera i limiti prefissati. Una norma che segue quella introdotta in precedenza dall’Unione Europea, la quale obbliga il costruttore (dal luglio 2024) a installare l’interfaccia software che permetta un’installazione postuma dell’Alcolock, resta da capire al momento con quali costi e presso quali officine. Anche chi assume droghe e si mette alla guida può andare incontro a guai seri, tra cui il ritiro della patente e il divieto di conseguirla nuovamente prima dei 3 anni.
Altra regola che cambia è quella sui limiti di velocità nel nuovo Codice della Strada 2024. Chiunque superi il limite, dovrà presentare il numero di punti residui sulla patente e se questi sono compresi tra 10 e 19 la patente viene sospesa per 7 giorni, che diventano 15 se i punti sono compresi tra 1 e 9. La guida contromano, senza cintura o la non presenza a bordo di seggiolini anti abbandono può provocare ugualmente la decurtazione di punti e la sospensione della patente in varie forme. Le famose regole post Covid sui monopattini sono pronte a entrare in vigore con il nuovo Codice: frecce obbligatorie, obbligo di indossare il casco e targa/assicurazione per i monopattini di nuova generazione. Per le aziende di noleggio dei monopattini, spetterà a loro adeguare la flotta e proseguire sulla strada del geofencing, ossia un dispositivo GPS che limita automaticamente la velocità a 6 km/h se viene rilevata la presenza del monopattino in movimento in una zona pedonale.
Sicurezza, anche sotto un’altra forma. Si parla tanto di autovelox e su questo punto il ministro Salvini ha voluto dire basta ai cosiddetti autovelox selvaggi. Visti da molti, anche dallo Stato, come un modo per riempire le casse dei comuni, ora i nuovi dispositivi verranno installati solo su strade che presentano particolari condizioni (es. strade ad alto tasso di incidentalità). Novità anche sul fronte dei neopatentati: il limite di potenza, ora passato da 55 kW/t a 75 kW/t e da 70 kW di potenza a 105 kW (ca. 142 CV) si estende per 3 anni dal momento del conseguimento della patente B. Per elettriche e ibride plug-in, invece, il limite di potenza è di 65 kW/t.
Con l’aumentare degli smartphone e del loro utilizzo indiscriminato mentre si è al volante si torna prepotentemente a parlare di sicurezza nel nuovo Codice della Strada 2024: le multe si fanno salate per chi viene sorpreso con il telefono alla guida (da 422 a 1.697 euro) e la patente viene sospesa da 15 giorni a 2 mesi. Multe proporzionalmente più alte, fino a 2.588 euro, in caso di recidiva, con tanto di sospensione patente fino a 3 mesi e decurtazione di 10 punti, che diventano 20 se la distrazione costa un incidente con feriti.
Infine, gioiscono gli animalisti e chi armato di buon senso: cresce di un terzo la multa per chi abbandona, che può portare a una multa di 10.000 euro, ma se l’abbandono crea un incidente con conseguenze gravi a persone le norme sono quelle previste per l’omicidio stradale, senza sconti.
Ovviamente con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada 2024 l’automobilista deve stare attento a una serie di cose, ancor più che in passato. Lo abbiamo visto nel caso dell’utilizzo dello smartphone, che da semplice distrazione al semaforo o peggio ancora durante la guida può portare a guai veramente seri se si viene sorpresi dalle forze dell’ordine. Non si è parlato nel paragrafo precedente di sosta abusiva, ma anche questa viene punita maggiormente con il cambio del Codice: chi parcheggia la propria auto in un parcheggio per disabili deve pagare fino a 990 euro, mentre la sosta nelle corsie riservate ai mezzi pubblici comporta una multa fino a 660 euro, 328 euro se riguarda un veicolo a due ruote.
Stessa attenzione da prestare se si va al lavoro in monopattino per non rimanere ingabbiati nel traffico dell’ora di punta: dovete comprare o adeguare il vostro monopattino con frecce e targa, il che comporta il pagamento dell’assicurazione. Da non dimenticare il casco, ora obbligatorio. Ovviamente non meno importanti sono le novità sull’uso e abuso di alcool e droghe.
Di base nessuno dovrebbe mettersi alla guida dopo aver consumato, ma facendolo si va incontro a guai che possono comportare la totale revoca della patente fino a 3 anni, con conseguenti danni per chi lavora e necessita dell’autoveicolo come mezzo di trasporto. In generale il nuovo Codice della Strada mette maggiore risalto, e se ne parlava da anni, a comportamenti che possono creare pericolo per la comunità. Lo dimostrano le nuove regole da applicare sui monopattini, il cui uso stava diventando praticamente incontrollato, ma anche quelle sull’abbandono degli animali, sempre da condannare, ma punibile penalmente se l’abbandono crea un incidente con lesioni o peggio ancora morte di automobilisti.
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La nuova leggi sul codice della strada e un cambiamento importante ma mi pare che ci sono troppe regole che possono confondere le persone. Anche i monopattini sono diventati complicati, ma spero che alla fine porti più sicurezza su strade. Ma bisogna fare attenzione a tutte queste novità, perchè non è facile seguire tutto.