In centinaia si sono radunati pacificamente davanti al Comune di Napoli per protestare contro la gestione dei dipendenti di Napoli Servizi, ex settore Osa.
Lo sciopero, organizzato dalla Fisascat Cisl di Napoli, mira a denunciare quello che i manifestanti ritengono un approccio approssimativo e discriminatorio nei confronti dei lavoratori, con effetti negativi sulle loro condizioni di vita e di lavoro.
Secondo la Fisascat Cisl, il conflitto nasce dalla riorganizzazione aziendale, che manca di un piano industriale strutturato, mette a rischio la sicurezza e la salute dei lavoratori nelle nuove mansioni, e adotta un mansionario non conforme al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL).
Tra i problemi più gravi, si sottolineano i livelli di inquadramento inferiori rispetto a quelli previsti e il cambio degli orari lavorativi, che hanno acuito il disagio tra i dipendenti.
Inoltre, si critica l’atteggiamento della società, che secondo la Fisascat non avrebbe rispettato le linee guida del Comune di Napoli, creando un clima di lavoro teso.
Il segretario della Fisascat Cisl, Pietro Contemi, ha sottolineato: “Siamo arrivati allo stremo, ci stanno colpendo nella nostra dignità. L’amministrazione comunale deve prendere atto della necessità di cambiare management e ristabilire le regole contrattuali”.
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