Alla vigilia della sfida tra Napoli e Roma, il tecnico giallorosso Claudio Ranieri ha analizzato il momento delle due squadre, sottolineando le difficoltà della Roma e lodando il lavoro di Antonio Conte alla guida degli azzurri. “Che Napoli è quello di Conte? Prima dell’inizio del campionato avevo detto che con lui sarebbero arrivati primi o secondi. È una squadra in forma, che sta facendo molto bene. Sarà una partita bella e difficile, sia per noi che per loro.”
Ranieri ha affrontato anche il tema dello stato emotivo dello spogliatoio romanista. “Se Juric ha trovato un ambiente triste, immaginate me. Ho cercato di parlare con i ragazzi del bambino che c’è dentro di loro. Dentro di me c’è ancora quel sogno, e voglio che lo ritrovino anche loro. Facciamo il lavoro più bello del mondo. È naturale cadere, ma solo chi si rialza può affrontare le difficoltà e superarle.”
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Sul possibile schieramento contro il Napoli, Ranieri non si è sbilanciato, rispondendo con il suo consueto mix di esperienza e ironia: “Ho promesso che Angelino non avrebbe più fatto il braccetto di difesa? Gli allenatori sono tutti bugiardi,” ha detto con un sorriso. E su Cristante come difensore ha chiarito: “Può giocare lì, ma se ho Hummels, perché dovrei mettere Cristante? Le decisioni sembrano strane, ma noi allenatori viviamo ogni giorno con i giocatori e sappiamo cosa possiamo chiedere. Non ho escluso nulla: il calcio cambia da un giorno all’altro e bisogna essere pronti a tutto. Guardate il Napoli, non gioca davvero un 4-3-3, guardatelo bene…”.
Ranieri ha poi affrontato la critica sulla mentalità della squadra, spesso tacciata di non avere quella vincente. “Mi è difficile dirlo ora. I giocatori hanno qualità, ma quando inizi a perdere, entri in una spirale negativa. Io devo lavorare per riportare fiducia, dentro di loro e tra di loro. I risultati in sequenza sono fondamentali per ricostruire questo sentimento. La squadra ha bisogno di supporto, sia da me che dai tifosi, che sono l’anima di una squadra. Il calcio è semplice: prestazioni convincenti trascinano i tifosi, e loro, con la loro passione, sono la benzina della squadra.”
Riguardo a Dovbyk, Ranieri ha rassicurato sulle condizioni del centravanti: “Sta bene, non ha problemi. Ho detto alla squadra che è un attaccante che preferisce la profondità al gioco spalle alla porta.” Più delicato il tema di Lorenzo Pellegrini, al centro delle critiche nelle ultime settimane. “Deve saper reagire. La cosa più bella, quando si cade, è vedere come ci si rialza, con quale voglia e determinazione. È romano, ma più introverso di quanto ci si aspetti. Soffre dentro, ma sono sicuro che supererà tutto.”
Infine, sulla definizione di “Harry Potter” attribuitagli dai tifosi, Ranieri ha risposto con la sua consueta umiltà: “Ringrazio i tifosi per la fiducia, ma non serve un mago. Serve una persona normale che dia fiducia alla squadra. La pressione fa parte del mestiere, e io l’ho sempre accettata. Dobbiamo lavorare insieme, società, squadra e tifosi, per risolvere i problemi. Non si guarisce dall’oggi al domani, ma con step progressivi, compatti e uniti, sono sicuro che ce la faremo.”
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