Il prossimo 2 dicembre i camionisti italiani si riuniranno in un’aggregazione di Tir e in una manifestazione di “Tir-Lumaca” per attirare l’attenzione del Governo sui gravi problemi che affliggono il settore dell’autotrasporto. “Problemi – afferma Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito – rispetto ai quali possiamo eufemisticamente dire che il Governo, e in particolare il Ministro dei Trasporti, ha dedicato scarsa attenzione.”
La decisione di adottare forme di protesta “tangibili” è stata presa durante l’assemblea di Trasportounito a Casoria, Napoli, come segno di contestazione verso l’inerzia governativa e la mancata risoluzione delle criticità che pesano sull’autotrasporto nazionale.
Nonostante l’inefficacia delle attuali regole sia ampiamente riconosciuta, non è stato intrapreso alcun intervento concreto per riformarle. Anche il problema della carenza di conducenti rimane irrisolto, con soluzioni che richiederebbero interventi strutturali piuttosto che il misero incentivo annuale di 5 milioni di euro. La sicurezza stradale, infine, continua a essere trascurata, nonostante il peggioramento delle condizioni infrastrutturali.
“Il 2 dicembre, la nostra protesta – dichiara il dott. Antimo Caturano, Presidente di Trasportounito Caserta – sarà l’inizio di una vera vertenza contro il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il Ministero non ha mai risposto adeguatamente alle nostre proposte di modifica normativa, né alle richieste di ristrutturazione delle procedure per la carenza di conducenti, né alle esigenze di migliorare la sicurezza stradale o le condizioni delle infrastrutture, coinvolgendo in modo reale le associazioni di categoria.”
“Non vediamo novità all’orizzonte – conclude Caturano – e questo ci rattrista profondamente. Chiediamo alle istituzioni chiarezza e concretezza, ma ancora una volta ci troviamo di fronte a una riproposizione della figura di Ponzio Pilato.”
Luciano Carotenuto