Apre il 2 dicembre 2024 e si concluderà l’8 dicembre la mostra “La collezione dimenticata. Il presepe dei Baroni di Donato di Sant’Eframo vecchio”, organizzata presso Villa di Donato. La mostra sarà accessibile tutti i giorni dalle 14.00 alle 20.00, offrendo al pubblico la possibilità di scoprire reperti che hanno segnato importanti allestimenti da metà ‘800 fino al tardo ‘900.
Ricerche e Collaborazioni
Le ricerche storiche sono state effettuate prevalentemente presso l’Archivio di Stato di Napoli e sono state curate dalla storica e archeologa Rossana Di Poce. Il progetto ha ricevuto il supporto di Fondazione Banco di Napoli e Regione Campania. Numerosi enti hanno patrocinato l’evento, tra questi il Comune di Napoli, l’Università Federico II e il FAI.
L’Allestimento e la Collezione
L’artista Marco Abbamondi ha curato l’allestimento, integrato nei saloni settecenteschi di Villa di Donato. La mostra espone al pubblico la collezione di Pastori del ‘600 e ‘700, originariamente appartenuti ai Baroni di Donato. Questa collezione, finora rimasta nascosta, rappresenta un pezzo significativo della tradizione artistica napoletana. La collezione comprende opere di illustri artisti come Gori, Sanmartino, e Mosca. Questi artigiani hanno creato scene di vita campestre dettagliate, arricchite con animali e personaggi tipici dell’epoca, immortalando uno spaccato realistico della Napoli storica e dei suoi dintorni.
Dettagli Visite e Partecipazione
Le attività collaterali, come visite guidate, conferenze e percorsi didattici, saranno gratuite ma su prenotazione obbligatoria. Le visite guidate avverranno in sessioni di un’ora e mezza con un massimo di 15 partecipanti per turno. Unicamente il concerto del 2 dicembre sarà a pagamento. Per ulteriori dettagli e per prenotazioni, si potrà contattare l’organizzazione tramite l’indirizzo prenotazioni@villadidonato.it.
Articolo pubblicato il giorno 30 Novembre 2024 - 15:37
La mostra sembra molto interessante e sono curiosa di vedere la collezione di Pastori. Spero che ci siano molte persone che parteciperanno, anche se è un peccato che solo il concerto sia a pagamento.