foto archivio
Mondragone. Non era solo un appassionato di dolci natalizi, ma anche un presunto boss della malavita locale. Francesco Tiberio La Torre, 65 anni, cugino del noto boss Augusto La Torre, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di essere a capo di un’organizzazione criminale dedita all’estorsione.
L’inchiesta, coordinata dalla DDA di Napoli, ha portato alla luce un lungo elenco di presunte vittime, tra imprenditori, commercianti e persino una cooperativa che gestisce i parcheggi a pagamento. Le richieste estorsive, spesso accompagnate da pesanti minacce di morte, avrebbero fruttato a La Torre decine di migliaia di euro.
“Ma quest’anno un panettone per zio Tiberio non esce?”, così si presentava il presunto boss alle sue vittime, dimostrando una spietata determinazione nel perseguire i suoi loschi affari. Le indagini, svolte dai carabinieri, hanno ricostruito un quadro inquietante di un sistema criminale ben radicato nel territorio di Mondragone.
Tra le vittime più illustri figura anche il consigliere regionale Giovanni Zannini, al quale La Torre avrebbe chiesto una tangente di ben 50mila euro. Un’accusa gravissima che getta un’ombra sulla politica locale.
Il gip di Napoli ha disposto la custodia cautelare in carcere per La Torre, considerato un pericolo per l’incolumità delle persone e per l’ordine pubblico. L’operazione di oggi rappresenta un duro colpo alla criminalità organizzata a Mondragone e un segnale importante per tutti gli onesti cittadini.
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