Napoli. E’ stata la zia a convincerlo di consegnarsi dopo una fuga di alcune ore. Renato Caiafa, 18 anni cugino di Arcangelo Correra tra la lacrine ha confessato in questura: “No, non volevo far partire quel colpo – e non so come sia potuto succedere, non ho nemmeno sfiorato il grilletto
Ora sono disperato”.
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Da ieri pomeriggio è nel carcere di Poggioreale per porto e possesso di arma clandestina e ricettazione ed è indagato per omicidio colposo. Questa ultima accusa probabilmente sarà formulata dal gip dopo l’interrogatorio di garanzia che si svolgere nella giornata di domani,
Ha confessato quindi di aver ucciso il cugino Arcangelo Correra ma che non voleva farlo è stato un incidente. Stavano provando la pistola, da neofiti dell’uso delle armi. Ha scarrellato (e infatti la polizia ha trovato a terra un proiettile inesploso) ed è partito il colpo.
La scena è del crimine è tra piazzetta Sedil Capuano e via dei Tribunali. I protagonisti sono la vittima Arcangelo Correra, l’assassino Renato Caiafa e un 17enne pure lui parenti dei due.
E’ stata la zia a convincerlo di consegnarsi
Dopo lo sparo Renato Caiafa corre al vicino ospedale Vecchio Pellegrini dove lascia il cugino morente su una barella e scappa. Poi col telefonino avverte i familiari dell’accaduto. Va a casa di una zia tutto tremante. Racconta l’accaduto. La donna dopo averlo calmato lo convince a costituirsi in questura.
Il ragazzo si presente dice dove ha nascosto la pistola, gli agenti la ritrovano e lui tra le lacrime confessa come ha ucciso il cugino. E poi a soli 18 anni comincia la sua nuova vita di detenuto nel carcere di Poggioreale.
Articolo pubblicato il giorno 10 Novembre 2024 - 07:44