Il caso a Poggioreale: Si tratta del quarto suicidio nell’istituto napoletano nel 2024, l’undicesimo in tutta la regione. Il numero totale di suicidi nelle prigioni italiane dall’inizio dell’anno ha raggiunto quota 81.
Un detenuto di 28 anni della provincia di Napoli si è tolto la vita giovedì notte nel carcere di Poggioreale. Questo evento rappresenta il quarto suicidio nell’istituto napoletano quest’anno e l’undicesimo in tutta la Campania, mentre il totale nei penitenziari italiani dall’inizio del 2024 ha raggiunto quota 81.
Il grido d’allarme del garante dei detenuti
“Il sistema penitenziario è sull’orlo del baratro” ha dichiarato il garante dei detenuti della Campania, Samuele Ciambriello. Le condizioni negli istituti detentivi risultano estremamente difficili, con celle sovraffollate e tensione crescente. Secondo Ciambriello, quest’anno si sono verificati 1842 tentativi di suicidio e 11503 atti di autolesionismo. L’età media dei detenuti che si sono tolti la vita è di 40 anni, con otto di loro di età compresa tra i 18 e 25 anni.
La situazione critica nelle carceri
Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, ha espresso preoccupazione per la situazione attuale, sottolineando che «In carcere non si respira.» Le prigioni italiane ospitano oltre 62.000 detenuti per 47.000 posti disponibili, una situazione che non si verificava dal 2013. Gonnella chiede una serie di riforme urgenti per migliorare le condizioni di vita nelle carceri e garantire la possibilità di reintegrazione sociale per i detenuti, criticando le politiche attuali che rischiano di peggiorare ulteriormente la situazione.
Articolo pubblicato il giorno 23 Novembre 2024 - 13:25