L’Università “Federico II” di Napoli si prepara a celebrare un significativo anniversario nel campo della paleontologia: il cinquantesimo anno dalla scoperta di Lucy, uno dei più celebri ominidi conosciuti. Il 22 novembre, il Museo di Antropologia ospiterà un evento intitolato “LUCY!”, ricordando la scoperta dei resti di Australopithecus afarensis, avvenuta nel 1974 nella Depressione di Afar, in Etiopia.
La scoperta di Lucy
Indice Articolo
Il 24 novembre 1974, ricercatori trovarono circa il 40% dello scheletro di una femmina di Australopithecus afarensis. Il nome “Lucy” trae origine dalla canzone dei Beatles “Lucy in the Sky with Diamonds”, che suonava al momento del ritrovamento nel campo di spedizione. Questa scoperta ha rivestito un ruolo cruciale nello studio dell’evoluzione umana, aprendo nuove direzioni nella comprensione della filogenesi umana.
L’evento del 22 novembre
L’evento sarà inaugurato dal professor Piergiulio Cappelletti, mentre la mattinata vedrà la dottoressa Lucia Borrelli quale introduttrice. Seguirà il professor Pasquale Raia, che approfondirà le caratteristiche di vita dell’australopiteco con una presentazione intitolata “Vita da Lucy. Come mangiava, si muoveva, e cosa pensava la nostra antenata”.
Il legame con i Beatles
A coronare la giornata, il professor Michelangelo Iossa esaminerà la connessione tra la scoperta di Lucy e la musica dei Beatles. Verrà anche organizzata una visita guidata presso il Museo di Antropologia dell’Università “Federico II”, offrendo un’occasione unica per esplorare uno dei capitoli più rilevanti della storia umana.
Articolo pubblicato il giorno 19 Novembre 2024 - 19:03