Domani sera, alle 20:45, l’Italia di Luciano Spalletti scenderà in campo allo stadio Re Baldovino per sfidare il Belgio nella gara di Nations League. La posta in palio è alta: gli Azzurri hanno infatti a disposizione un primo match point per accedere ai quarti di finale della competizione. Ma oltre all’aspetto sportivo, c’è un momento di forte rilevanza simbolica.
La partita sarà preceduta da una cerimonia in memoria delle vittime della tragedia dell’Heysel del 29 maggio 1985, un giorno che ha segnato il calcio e che Spalletti ha voluto ricordare con parole accorate. “Quel giorno deve rimanere impresso nella memoria di tutti,” ha dichiarato il CT azzurro, “per rispetto delle famiglie e affinché tragedie simili non accadano mai più. Il calcio deve essere un luogo di divertimento e incontro, mai di dolore.”
Con la fase di commemorazione che fa da prologo, l’attenzione si sposta sulla preparazione tattica di Spalletti. “Domani gioca Donnarumma,” ha confermato l’allenatore, mostrando piena fiducia nel portiere, protagonista in un momento delicato. Riferendosi alla necessità di mantenere alta la mentalità aggressiva dell’andata, ha sottolineato: “Cambiare mentalità ora sarebbe pericoloso. Vogliamo riproporre l’atteggiamento mostrato finora in Nations League. Non giochiamo per il pareggio, ma per vincere.” Un ruolo centrale spetta a Nicolò Barella, elemento chiave della manovra azzurra, secondo Spalletti: “Ci serve qualcuno che sappia legare il centrocampo alle ripartenze, con capacità offensive. Barella ha tutte queste caratteristiche e probabilmente sarà della partita.”
Belgio, tra grandi assenti e il ritorno di Lukaku
Il Belgio non si presenta con tutti i suoi big, ma Spalletti non sottovaluta l’avversario, soprattutto considerando il ritorno di Romelu Lukaku: “Il Belgio può contare su campioni che militano nei principali club europei. Lukaku è un giocatore particolarmente forte e sarà una minaccia da cui dovremo difenderci. Dobbiamo abituarci a sfidare atleti di livello mondiale mantenendo sempre lo stesso atteggiamento.”
Spalletti è consapevole delle qualità di Lukaku nel gioco aereo e nei duelli fisici: “Per sfruttare al meglio Lukaku, cercheranno di metterlo nelle condizioni di poter ricevere cross dal fondo o palle che possa gestire spalle alla porta. Sarà cruciale per noi anticiparlo, soprattutto nelle fasi di ripartenza.”
Nella rosa azzurra cresce l’entusiasmo per Nicolò Rovella, che potrebbe partire dall’inizio. “Sia Rovella che Locatelli hanno dimostrato di essere validi nel recupero palla e di aver migliorato anche in altri aspetti,” ha detto Spalletti. “In loro si vede voglia e attaccamento alla maglia.” Il tecnico ha poi aggiunto: “Qualsiasi scelta farò tra di loro sarà quella giusta; entrambi sono in ottima forma.”
Modulo e mentalità: la nuova identità azzurra
Spalletti ha poi spiegato come il recente cambio di modulo sia stato fondamentale per rivitalizzare la squadra, dando maggiore chiarezza e incisività tattica. “Abbiamo costruito un gruppo di giocatori con motivazioni eccezionali, legati alla maglia. Credo di aver fatto scelte giuste in base alle mie esperienze, ma il merito è anche loro, che si adattano e sanno interpretare posizioni dinamiche in campo.”
Infine, Spalletti ha parlato di Nicolò Barella e Davide Frattesi, due pedine chiave per la fluidità della manovra azzurra: “Barella risponde meglio alle mie esigenze come trequartista, mentre Frattesi è più adatto al ruolo di mezzala. Entrambi sono giocatori di grande qualità, capaci di adattarsi a diverse posizioni. Frattesi è particolarmente abile negli inserimenti offensivi, come dimostrano i suoi gol.”
Articolo pubblicato il giorno 14 Novembre 2024 - 10:37