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Il ministro Abodi: “Il calcio italiano deve essere coraggioso, avanti su stadi e riforma dei diritti tv”

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Un futuro di rinnovamento per lo sport italiano, dagli stadi alla gestione dei diritti televisivi. È quanto promesso dal ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, intervenuto durante l’evento “Sport Industry Talk” organizzato da RCS presso il MAXXI di Roma. Abodi ha annunciato l’imminente disponibilità di nuovi strumenti finanziari per accelerare il miglioramento delle infrastrutture sportive in Italia, grazie alla collaborazione con il ministro Giancarlo Giorgetti, Sport e Salute e l’Istituto per il Credito Sportivo. “Non riguarderà solo gli stadi, stiamo lavorando su 9 dossier e i risultati saranno evidenti presto”, ha dichiarato.

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Il ministro ha rivolto un appello alla Lega Serie A affinché adotti un approccio più industriale e innovativo. “Ho invitato la Lega ad assumere una dimensione industriale e a essere coraggiosa”, ha sottolineato, facendo riferimento alla necessità di modernizzare il settore per competere con i principali campionati internazionali.

Uno dei temi centrali affrontati è stata la riforma della Legge Melandri, che regola la gestione e la distribuzione dei diritti televisivi del calcio. “La legge sarà riproposta e riscritta, perché il mondo della tecnologia e dei contenuti è profondamente cambiato”, ha spiegato Abodi, aggiungendo che il modello di relazione tra chi produce contenuti e il pubblico deve evolversi verso la disintermediazione: “Il titolare dei contenuti deve arrivare il più vicino possibile al cliente finale, valorizzando il patrimonio del calcio italiano nel mondo, oggi troppo sacrificato”.

Parlando della Lega Serie A, Abodi ha criticato l’inerzia seguita al fallito accordo con i fondi di investimento, definendolo “una sconfitta”. “Tre anni fa si è riflettuto su quell’ipotesi, ma dopo il ‘no’ non è stato fatto nulla. Ora è il momento di correre, sapendo però in quale direzione andare”.


Articolo pubblicato il giorno 27 Novembre 2024 - 10:45


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