In una giornata di mobilitazione senza precedenti, migliaia di cittadini di Gricignano d’Aversa e dei comuni limitrofi hanno invaso le strade per dire un no secco alla costruzione del biodigestore nella zona industriale. Un fiume umano colorato di striscioni e cartelli ha sfilato per le vie della città, gridando slogan contro l’inquinamento e a difesa della salute.
La protesta, organizzata da comitati civici, associazioni e amministrazioni locali, è stata un chiaro segnale di dissenso nei confronti di un progetto che, secondo i manifestanti, rappresenta una minaccia concreta per l’ambiente e la salute pubblica.
“La nostra terra è già ferita, non possiamo permettere che venga ulteriormente deturpata”, ha tuonato uno dei portavoce del comitato ‘No al biodigestore‘.
La manifestazione ha visto la partecipazione di numerosi studenti, che hanno marciato fianco a fianco con i loro genitori e insegnanti, dimostrando una forte sensibilità verso le tematiche ambientali.
Anche il mondo religioso ha espresso la sua vicinanza alla protesta: il Vescovo di Aversa, Monsignor Angelo Spinillo, ha preso parte alla manifestazione, sottolineando la necessità di tutelare il bene comune e di ascoltare il grido di dolore dei cittadini.
“Non possiamo permettere che il nostro territorio diventi una discarica a cielo aperto”, ha affermato il sindaco di Gricignano d’Aversa, Vittorio Lettieri. “La nostra amministrazione è al fianco dei cittadini e farà tutto il possibile per bloccare questo progetto”.
La consigliera regionale Maria Luigia Iodice ha espresso la sua solidarietà ai manifestanti, ribadendo l’importanza di tutelare la salute dei cittadini e di valorizzare il territorio. “La Campania ha già pagato un prezzo altissimo per lo smaltimento illegale dei rifiuti”, ha dichiarato la Iodice. “Non possiamo permettere che si ripetano gli errori del passato”.
La protesta di Gricignano d’Aversa è un chiaro segnale di allarme per le istituzioni. I cittadini chiedono con forza che vengano adottate misure concrete per tutelare l’ambiente e la salute pubblica. La battaglia è appena iniziata e si preannuncia lunga e difficile, ma i manifestanti sono determinati a non mollare.
Articolo pubblicato il giorno 8 Novembre 2024 - 20:54