Continua la stagione del Teatro Troisi con la commedia “Grisù, Giuseppe e Maria”, interpretata da Francesco Procopio e Giancarlo Ratti. Le rappresentazioni si svolgeranno presso il teatro di via Leopardi, diretto da Pino Oliva, dal 21 al 24 novembre e dal 29 novembre al 1 dicembre. Lo spettacolo, scritto da Gianni Clementi e diretto da Pierluigi Iorio, rende omaggio alla drammaturgia partenopea.
Un Riflesso della Storia
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La trama si sviluppa negli anni Cinquanta a Pozzuoli, un luogo intriso di cultura contadina, e ruota attorno a Don Ciro, parroco del paese. Tra confessioni formali e informali, Don Ciro diventa testimone di una complessa vicenda che coinvolge due sorelle e il farmacista locale. Un evento tragico che fa da sfondo è il disastro della miniera di Marcinelle, avvenuto il 8 agosto 1956, in cui persero la vita 262 persone, tra cui molti immigrati italiani.
Personaggi e Dinamiche
La vicenda si distingue per la presenza di Vincenzo, il sagrestano di Don Ciro, il cui carattere comico si intreccia con quello del parroco. La relazione tra i due fornisce al pubblico momenti esilaranti, arricchendo la narrazione con tocchi di ironia e umorismo. Alla storia partecipano anche Loredana Piedimonte, Giosiano Felago e Carmen Landolfi, che arricchiscono il cast.
Riflessioni e Valori
“Grisù, Giuseppe e Maria” non è soltanto una commedia, ma invita anche a riflettere sulla perdita di valori fondamentali nella società contemporanea, sottolineando l’importanza dei principi educativi che una volta formavano il pilastro della vita sociale. La rappresentazione sembrerebbe voler riaccendere il dialogo su questi temi attraverso una lente storica e culturale.
Articolo pubblicato il giorno 19 Novembre 2024 - 15:35