Il progetto “Fili”, promosso dal Gruppo Fnm e supportato dalla Regione Lombardia, rappresenta una visione innovativa che punta a trasformare le stazioni ferroviarie in più che semplici luoghi di transito. La proposta, delineata da Andrea Gibelli, presidente del Gruppo Fnm, mira non solo a migliorare le infrastrutture ferroviarie, ma anche a rendere le stazioni dei veri e propri centri di incontro.
Una nuova concezione degli spazi urbani
Durante l’evento “Fili per il futuro delle città: un nuovo metabolismo urbano con reti ecologiche e sociali”, svoltosi a Milano, Gibelli ha evidenziato come il progetto intenda avvalersi del contributo di importanti architetti per ridisegnare le stazioni. L’obiettivo è integrare il tessuto urbano, rendendo le stazioni elementi qualificanti delle città.
Oltre il transito: verso l’incontro
“Fili” si pone dunque come un progetto ambizioso, che guarda al futuro delle infrastrutture ferroviarie con un approccio innovativo. Con il supporto dei fondi regionali, si procederà a investimenti mirati sul ferro e sui treni, puntando a una rigenerazione urbana che promuova nuove forme di socialità e sostenibilità negli ambiti cittadini.
“Il progetto ‘Fili’ è una visione che parte dalla ferrovia, che è il nostro lavoro, quello di continuare ad investire grazie ai fondi di Regione Lombardia sul ferro e sui treni. La visione però alza lo sguardo e guarda alle stazioni come luoghi non più solo di transito, ma anche un luogo di incontro. Abbiamo chiesto l’aiuto di grandi firme dell’architettura per disegnare le nuove stazioni e fare in modo che il tessuto urbano diventi un elemento qualificante delle stazioni”, ha dichiarato Andrea Gibelli.
Il progetto si inserisce in un contesto di ampio respiro, che vede la collaborazione tra vari attori per portare le stazioni al centro delle dinamiche urbane, valorizzandone l’importanza non solo come snodi di mobilità, ma anche come luoghi di aggregazione e promozione culturale.