Proseguono serrate le indagini sull’omicidio di Silvia Nowak, la 53enne tedesca trovata senza vita nella pineta di Castellabate, mentre l’attenzione degli inquirenti resta focalizzata sul compagno, Kai Dausel. Dopo la sua iscrizione nel registro degli indagati per omicidio volontario, la posizione del 62enne è sempre più in bilico. Tuttavia, il procuratore Antonio Cantarella, della Procura di Vallo della Lucania, lascia aperta la possibilità di ulteriori sviluppi: “Siamo fiduciosi in una rapida risoluzione del caso, ma non escludiamo altre piste e potenziali nuovi indagati”.
Kai Dausel, che si dichiara innocente, continua ad essere il principale sospettato. Gli amici della coppia ricordano un rapporto sereno e complice, ma alcune incongruenze nel racconto di Dausel hanno sollevato dubbi tra gli investigatori, in particolare riguardo al lasso temporale tra le 16:00, ora in cui Silvia è stata vista lasciare casa con guinzaglio e ciotola, e le 17:30, momento in cui Dausel ha iniziato a chiedere aiuto. La rapidità con cui l’uomo ha reagito alla breve assenza di Silvia e i suoi tentativi di orientare le ricerche lontano dal luogo in cui è stato poi ritrovato il corpo hanno destato sospetti.
Nelle ultime ore, si parla anche di una possibile immagine registrata dalla telecamera di sorveglianza: accanto alla figura di Silvia, sarebbe stata ripresa un’altra sagoma uscire dalla villetta e dirigersi nella direzione opposta, verso la vegetazione dove è stato rinvenuto il corpo. Tuttavia, Felice Carbone, difensore di Dausel, smentisce: “Non risulta nessuna ripresa di questo tipo”.
Una svolta cruciale potrebbe arrivare già la prossima settimana, con i risultati dei rilievi dei Ris di Roma sull’abitazione e sulla pineta, dettagli che potrebbero definitivamente chiarire i contorni di un caso che tiene in apprensione la comunità di Castellabate e non esclude colpi di scena.
Articolo pubblicato il giorno 14 Novembre 2024 - 17:46