Dario Vassallo, presidente della Commissione di Riserva per l’area marina protetta Costa degli Infreschi e della Masseta, ha richiesto “chiarezza sui fondi per l’area marina protetta”.
Segnalando numerose irregolarità e anomalie nell’uso delle risorse pubbliche, in particolare nella gestione del sistema di videosorveglianza “Mampira.”
“Da tempo denuncio pubblicamente e alle autorità competenti le irregolarità nella gestione dei fondi pubblici destinati all’area marina protetta,” ha dichiarato Vassallo, evidenziando la necessità di tutela per questo importante patrimonio naturale e culturale.
L’inchiesta sul “Sistema Cilento,” che ha portato all’arresto di Francesco Alfieri, Presidente della Provincia di Salerno e sindaco di Capaccio Paestum, insieme ai rappresentanti della Dervit S.p.A., rende urgente fare luce sui coinvolgimenti di questa azienda, già segnalata per problematiche nella gestione dell’Amp.
Vassallo è stato nominato presidente della Commissione di Riserva dell’area protetta Costa degli Infreschi e della Masseta nel gennaio 2021 dall’allora ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
Durante il suo incarico, ha rilevato irregolarità, specialmente nella gestione del sistema di videosorveglianza “Mampira,” che avrebbe dovuto monitorare in tempo reale le violazioni nell’Amp e misurare la temperatura dell’acqua, un aspetto cruciale per la protezione dell’area.
“Nonostante un investimento di circa due milioni di euro, questo sistema non è mai stato messo in funzione,” ha spiegato Vassallo, evidenziando che la Dervit S.p.A., oggi al centro dell’inchiesta “Sistema Cilento,” era coinvolta come subappaltatrice autorizzata dal Ministero dell’Ambiente per i lavori nelle aree marine protette di Santa Maria di Castellabate e Costa degli Infreschi e della Masseta.
Il presidente ha richiesto informazioni dettagliate al Direttore del Parco Nazionale del Cilento, Dott. Romano Gregorio, ricevendo una relazione che attribuisce alla Dervit il ruolo di subappaltatrice per l’installazione dei sistemi di videosorveglianza. Tuttavia, alla luce delle recenti indagini, Vassallo si interroga sulla legittimità e sui criteri di approvazione di questi affidamenti.
Vassallo ha inoltre lamentato che, nonostante una denuncia presentata nel 2022 alla Procura di Vallo della Lucania per chiedere verifiche sulla gestione dell’Amp e sull’operato della Dervit S.p.A., non ha ancora ricevuto risposte esaustive o riscontri su azioni concrete intraprese. “La lentezza nell’esaminare denunce di questo tipo contrasta con l’urgenza richiesta dalla situazione,” ha osservato.
Infine, ha rivolto un appello pubblico al Direttore Gregorio per chiarire chi abbia suggerito e approvato la scelta della Dervit per il subappalto, e per sapere se l’azienda abbia svolto attività simili nel Comune di Laurino, di cui lo stesso Gregorio è sindaco.
“Come Presidente della Commissione di Riserva,” ha concluso Vassallo, “mi impegno a rispettare i doveri pubblici con disciplina e onore, come stabilito dall’articolo 54 della Costituzione italiana. Con la Fondazione Angelo Vassallo, continueremo a chiedere trasparenza affinché le istituzioni difendano l’integrità del nostro territorio.
Il Cilento merita risposte chiare e rapide, e non possiamo accettare che risorse pubbliche vengano sprecate o affidate ad aziende sotto inchiesta, alimentando irregolarità che danneggiano la fiducia dei cittadini.”
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