Criminalità Giovanile: A Nisida il film di Cerbone per fermare la violenza tra i ragazzi – Il film Nati pre-giudicati di Stefano Cerbone verrà proiettato domani a Nisida, puntando i riflettori su prevenzione e recupero dei giovani a rischio. Cerbone, regista e imprenditore, affronta il dramma delle vite spezzate, come quelle dei giovani Emanuele Tufano e Santo Romano, uccisi di recente in episodi di violenza giovanile.
Realizzato con la collaborazione di detenuti, il film stimola una riflessione profonda sulla devianza giovanile e sull’importanza del recupero precoce, prima che i ragazzi si avvicinino alla criminalità. L’opera ha un cast di attori italiani di spicco, tra cui Gigi Savoia e Marina Suma, e mette al centro del dibattito il disagio vissuto dai ragazzi con famiglie assenti, spingendoli a un percorso di riflessione sul ruolo genitoriale e sulle conseguenze delle proprie scelte.
La proiezione del film Nati pre-giudicati sarà seguita da un dibattito tra istituzioni e professionisti della giustizia, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere una visione più compassionevole e preventiva verso i giovani in difficoltà.
“Quando ho incontrato i ragazzi dell’Ipm di Nisida durante il laboratorio – spiega Cerbone – ho chiesto loro tra le diverse domande perché avessero scelto la strada del crimine. Tutti mi hanno risposto: “per le sofferenze vissute a casa e mio padre era assente, perché stava in galera”.
Una percentuale così alta di “orfani della figura paterna” che delinque per reagire al senso di vuoto, di abbandono e di altri sentimenti a cui non sanno dare un nome perché non posseggono gli strumenti, ci costringe a interrogarci: se invece di giudicare riuscissimo ad ascoltare chi arriva a delinquere?
Il nostro obiettivo deve essere quello di sensibilizzare la società civile e le istituzioni, affinché si possa prevenire il malessere che veicola questi ragazzi verso il primo reato – aggiunge il regista – Per questo attraverso il messaggio del film vogliamo far comprendere la sofferenza e il disagio in cui affondano tanti giovani della nostra città dal centro alle periferie che, senza rendersene conto, distruggono le loro vite”.
In cantiere un nuovo progetto che ha proprio questo scopo: «Si chiama “Le origini del male” e vedrà la collaborazione dei giovani detenuti che – con l’ausilio di psicologi, criminologi, docenti, scrittori e magistrati – proveranno a dare risposte ai tanti problemi dell’età adolescenziale che li spingono nel baratro». Oltre a Stefano Cerbone domani a Nisida a incontrare i giovani detenuti saranno il presidente del Tribunale per i minorenni di Napoli Paola Brunese e il magistrato Gemma Tuccillo.
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