Le aree interne d’Italia hanno vissuto una trasformazione significativa tra il 2019 e il 2023, registrando un aumento del 6,9% degli arrivi turistici rispetto all’1,3% del resto del Paese. Questo aumento si deve in parte a un “effetto Covid” positivo che ha messo in luce territori in precedenza considerati meno attraenti. La permanenza media dei turisti in queste aree è di 4 notti, rispetto alle 3 notti del resto del Paese, indicando una crescente attrazione per queste destinazioni.
Valorizzazione turistica della Via Appia
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Nel contesto di questa evoluzione, Unioncamere e Isnart, in collaborazione con l’Associazione Mirabilia Network, hanno avviato un progetto per la valorizzazione turistica della “Via Appia”. Questa storica strada, recentemente inserita nella prestigiosa Lista del Patrimonio Mondiale Unesco, è al centro dell’iniziativa che mira a promuovere un maggiore sviluppo turistico. La Via Appia attraversa quattro regioni: Lazio, Campania, Basilicata e Puglia, offrendo a queste aree interne nuove opportunità di attrattività turistica.
Turismo culturale in crescita
L’iniziativa è stata discussa durante la XXVI edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, un evento che mette in luce l’importanza crescente del turismo legato ai beni culturali. Negli ultimi tre anni, il patrimonio culturale italiano è salito al primo posto tra le motivazioni dei turisti, attirando uno su quattro visitatori. Il turismo nelle città d’arte italiane ha generato nel 2023 un volume di spesa complessiva stimato in 40 miliardi di euro, evidenziando l’impatto economico significativo del settore.
La nuova attenzione alla Via Appia rappresenta un passo importante nel rafforzare ulteriormente l’attrattività delle aree interne del paese, sottolineando l’inaspettata ma positiva evoluzione delle tendenze turistiche recenti.
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Articolo pubblicato il giorno 10 Novembre 2024 - 06:08