A Coverciano, cuore pulsante del calcio italiano, si è concluso l’ultimo corso per Direttori Sportivi organizzato dal Settore Tecnico. Un’esperienza formativa di altissimo livello, che ha visto 46 allievi impegnati in 144 ore di lezione, di cui 120 in presenza, divise tra due indirizzi: uno tecnico-sportivo, per formare il direttore sportivo “di campo”, e uno sportivo-organizzativo, mirato alla preparazione dei segretari, figure chiave del back-office.
Tra i partecipanti, spiccano nomi noti del panorama calcistico, come Gokhan Inler, responsabile dell’area tecnica dell’Udinese, e Alessio Scarchilli, ex centrocampista di Roma e Torino. Un percorso che non si limita ai numeri, ma si distingue per la qualità delle lezioni e l’intenso scambio di idee tra corsisti e relatori.
Il programma ha abbracciato tutte le discipline fondamentali per chi ambisce a una carriera nel mondo dirigenziale del calcio. Tecnica, tattica, metodologia dell’allenamento, psicologia e comunicazione sono state al centro delle lezioni, tenute da docenti del Settore Tecnico e da ospiti d’eccezione.
Tra questi, figure di primo piano del calcio nazionale e internazionale hanno condiviso il loro vissuto. Gianluigi Buffon, attuale capodelegazione della Nazionale, ha parlato del suo percorso da leader sul campo. Rafa Benitez, tecnico con una carriera che spazia dal Liverpool al Real Madrid, ha offerto preziose analisi tattiche e gestionali. Anche Piero Ausilio (Inter) e Cristiano Giuntoli (Juventus), protagonisti del mercato calcistico italiano, hanno offerto una visione strategica del loro ruolo.
Un intervento particolarmente toccante è stato quello del campione olimpico di marcia, Alex Schwazer. Introdotto dalla docente di psicologia Elena Di Chiara, Schwazer ha affrontato il tema della depressione, troppo spesso ignorato nel mondo dello sport di altissimo livello. Il suo racconto è stato un esempio di resilienza e un monito sull’importanza del benessere psicologico per gli atleti e i dirigenti del futuro.
Sotto il coordinamento di Filippo Fusco, il corso ha rappresentato un’occasione unica per gli aspiranti Direttori Sportivi di imparare dai migliori, immergendosi in un ambiente che incarna l’eccellenza del calcio italiano. “Coverciano non è solo un luogo di formazione, ma una vera e propria casa per il calcio,” hanno commentato alcuni corsisti. Il prossimo passo? Mettere in pratica quanto appreso, portando qualità e innovazione nei club italiani e non solo.
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