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Teverola, corruzione al comune: arrestati due ex sindaci

Sono 8 le misure cautelari che riguardano politici, funzionari comunali e imprenditori: 4 agli arresti domiciliari e 4 divieti di dimora
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Terremoto politico al comune di Teverola, dove sono stati arrestati  figure di spicco nell’amministrazione locale, tra cui due ex sindaci, Biagio Lusini e Tommaso Barbato, posti agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione e lottizzazione abusiva.

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L’indagine, coordinata dai magistrati Cesare Sirignano e Patrizia Dongiacomo, ha anche coinvolto altri esponenti locali, tra cui Pasquale De Floris, ex capogruppo in consiglio comunale, e Gennaro Pitocchi, un tecnico con incarichi in diversi comuni.

Gli investigatori ritengono che Lusini abbia svolto un ruolo chiave, fungendo da intermediario tra amministratori e imprenditori per facilitare la concessione di permessi di costruzione legati al Parco Iris, un complesso residenziale ora sequestrato insieme ad un altro edificio in via Fratelli Bandiera.

Secondo l’accusa, Lusini avrebbe influenzato anche il mandato di Barbato, esercitando un controllo sull’ufficio tecnico del Comune di Teverola, dove, come sostengono gli inquirenti, solo funzionari disposti a favorire gli interessi di imprenditori e costruttori venivano scelti per il ruolo.

Nell’indagine, che coinvolge anche altre figure come Pasquale Buonpane, Angelo Morra, e diversi ex dirigenti e tecnici del Comune, emerge inoltre l’accusa secondo cui Lusini avrebbe consegnato a Barbato somme di denaro ricevute da imprenditori. L’inchiesta getta luce su un presunto sistema di corruzione che avrebbe condizionato pesantemente la gestione urbanistica del comune di Teverola, con impatti anche sull’attuale amministrazione.

I carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa hanno eseguito anche quattro misure del divieto di dimora per l’ex consigliere comunale di opposizione Pasquale Buonpane, per l’imprenditore Angelo Morra, per Teresa La Palomenta, compagna di Pitocchi, e il figlio della donna, Alessandro Pisani.

Nell’indagine dei sostituti Cesare Sirignano e Patrizia Dongiacomo figurano anche altri sette indagati, tra cui l’ex assessore comunale Biagio Pezzella, che ad inizio ottobre, quando si seppe dell’indagine, si dimise dalla carica in giunta ma non da quella di consigliere comunale, il responsabile dell’area finanziaria del Comune Massimiliano Schiavone, Davide Vargas, ex dirigente dell’Urbanistica di Teverola, e il costruttore Giovanni Miniero.

 

RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato il giorno 12 Novembre 2024 - 10:56


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