Come prevenire le truffe agli sportelli delle Poste e consigli per proteggere il denaro
Nel corso degli ultimi mesi, Poste Italiane ha intensificato la formazione sulla sicurezza per i suoi dipendenti nelle province campane. Circa 1.900 tra direttori e operatori di sportello sono stati coinvolti in sessioni che miravano a prevenire le frodi ai danni dei clienti attraverso 945 ore di formazione.
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L’attenzione è stata rivolta in particolare alle più comuni tecniche di raggiro, consentendo ai partecipanti di essere preparati a fronteggiare eventuali tentativi di frode. Grazie a queste iniziative, è stato possibile sventare episodi di truffa, come accaduto di recente in un ufficio postale del centro di Napoli.
Un caso recente riguarda un’anziana signora che, accompagnata da un uomo, si è presentata per riscuotere un vaglia circolare. Il comportamento della donna ha insospettito l’operatore, il quale ha scoperto, dopo aver esaminato i documenti con il direttore, che essi erano falsi.
Prontamente è stato avvertito il Centro frodi, permettendo di tutelare il vero titolare del libretto. In un altro episodio, un anziano cliente si è rivolto alla direttrice del suo ufficio postale, dopo aver ricevuto una chiamata da finti operatori che l’avevano quasi convinto a trasferire una somma considerevole. Anche in questo caso, l’intervento tempestivo ha evitato un trasferimento di fondi che avrebbe arrecato un grave danno economico al cliente.
Per tutelare i clienti e intensificare le misure di sicurezza, Poste Italiane dispone di due centri dedicati alla prevenzione delle frodi: il Fraud prevention center di Roma e il Centro di monitoraggio frodi di Torino. Queste strutture, composte da oltre 100 addetti esperti in sicurezza finanziaria e cyber security, operano ininterrottamente per monitorare le transazioni online e nelle oltre 13.000 sedi postali presenti in Italia. Tramite avanzate tecnologie, i centri assicurano il controllo delle operazioni sospette nei vari ambiti finanziari del gruppo.
Poste Italiane e PostePay non richiedono mai informazioni riservate, quali password o codici di sicurezza, attraverso telefonate, email o altri mezzi di comunicazione. È cruciale non rispondere a comunicazioni sospette che richiedano tali dati personali, né scaricare allegati o cliccare su link sospetti.
È raccomandabile segnalare eventuali tentativi di phishing all’indirizzo antiphishing@posteitaliane.it e accedere al sito ufficiale digitando direttamente l’URL. L’uso dell’app di Poste può offrire notifiche in tempo reale sulle operazioni finanziarie, garantendo un ulteriore livello di sicurezza.
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L'idea di formare i dipendenti sulla sicurezza è buona, ma non sono sicuro se basta per fermare tutte le truffe. Ci sono tante persone che cercano di imbrogliare e non sempre si riconoscono subito. Bisogna fare di più.