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Capotreno accoltellato, proteste e disagi: in corso sciopero del personale Trenitalia e non solo

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Capotreno accoltellato – È una giornata di protesta e disagi per il trasporto ferroviario in Italia, con un’ondata di cancellazioni e ritardi che ha colpito numerose tratte e convogli. Lo sciopero nazionale del personale di Trenitalia, Trenitalia Tper, Fs Security, Italo Ntv e Trenord, iniziato questa mattina alle 9, durerà per otto ore, fino alle 17. La mobilitazione è stata proclamata dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti, in seguito all’aggressione subita da un capotreno sul treno regionale Genova-Busalla, all’altezza della stazione di Rivarolo. Nonostante l’appello del Garante dei diritti, che invitava i sindacati a ridurre la durata dello sciopero, la protesta è stata confermata nella sua interezza.

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Le conseguenze dello sciopero si sono fatte sentire subito, con numerosi convogli soppressi e ritardi consistenti nelle principali stazioni italiane. A Milano Centrale, l’alta velocità ha subito una pesante battuta d’arresto, con cancellazioni sui treni diretti a Napoli delle 9:58, delle 11:25 e delle 11:58, e per Torino delle 11:10. Anche i collegamenti regionali non sono stati risparmiati: sono stati soppressi treni per Brescia, Bergamo, Tirano e persino il collegamento internazionale per Zurigo delle 11:10. Bloccati anche i treni per l’aeroporto di Malpensa, con partenze cancellate sia alle 10:25 che alle 10:55.

Anche Roma Termini sta affrontando forti disagi. I treni in arrivo e in partenza stanno accumulando ritardi che variano dai 10 ai 70 minuti. Alcuni collegamenti sono stati annullati, come il treno Italo per Milano delle 10:05, l’Intercity per Trieste delle 10:22 e il regionale per Civitavecchia delle 10:42.

Mentre il personale ferroviario esprime solidarietà al collega aggredito e rivendica maggiori misure di sicurezza a bordo dei treni, i viaggiatori stanno facendo i conti con pesanti disagi su tutto il territorio nazionale. La mobilitazione ha messo in ginocchio una buona parte del trasporto su rotaia italiano, evidenziando ancora una volta l’urgenza di garantire maggiori tutele e sicurezza per chi lavora e viaggia sui convogli.


Articolo pubblicato il giorno 5 Novembre 2024 - 11:20



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