Operazione ad alto impatto al Parco Verde di Caivano, dove 36 alloggi occupati abusivamente sono stati sgomberati su disposizione della Procura di Napoli Nord. L’intervento, condotto in collaborazione tra magistratura, forze dell’ordine e Guardia di Finanza, rappresenta un duro colpo alla criminalità organizzata, in particolare al clan Sautto-Ciccarelli, storicamente radicato nella zona.
Durante la conferenza stampa tenutasi presso gli uffici della Procura di Napoli Nord, il procuratore Maria Antonietta Troncone, il prefetto di Napoli Michele Di Bari e il questore Maurizio Agricola hanno espresso soddisfazione per l’operazione, pur evitando dichiarazioni definitive sulla liberazione del quartiere dalla presenza camorristica. Tuttavia, il significato simbolico e pratico dell’operazione è evidente: sgomberate abitazioni occupate da individui con condanne complessive di sette anni di carcere, tra cui esponenti legati allo spaccio di droga.
Fino a un anno fa, Parco Verde era considerato una delle piazze di spaccio più attive d’Italia. Lo sgombero ha colpito situazioni giudicate “non sanabili”, legate sia a condanne penali sia a redditi ritenuti troppo elevati per risiedere in alloggi popolari. La Guardia di Finanza ha inoltre scoperto che alcuni degli occupanti percepivano pensioni di invalidità e altri emolumenti pubblici, sollevando interrogativi sulla legittimità di tali benefici.