Un boato ha squarciato la notte a Napoli, più precisamente nel quartiere Pianura. Intorno alle 23 di ieri sera, una potente esplosione ha letteralmente mandato in frantumi l’ingresso di una palazzina di via Nabucco, seminando panico tra i residenti.
Fortunatamente, non si registrano feriti. Tuttavia, l’episodio non può che far pensare al peggio. Nell’edificio, infatti, risiede un 47enne ritenuto il reggente del clan Lago. Al momento, le cause dell’esplosione restano avvolte nel mistero e non si esclude l’ipotesi di un agguato.
Sul posto sono immediatamente intervenute le volanti della Polizia di Stato, che hanno avviato le indagini per fare piena luce sull’accaduto. Gli investigatori del commissariato Pianura stanno setacciando la zona alla ricerca di eventuali elementi utili a ricostruire la dinamica dell’esplosione.
L’episodio si inserisce in un contesto di alta tensione, visto che nelle scorse ore la Polizia di Stato ha eseguito 15 arresti nell’ambito di un’operazione antimafia coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia. I provvedimenti hanno riguardato i clan Carillo ed Esposito-Marsicano, che operano proprio nella zona di Pianura.
Probabile ritorsione dopo il blitz
L’esplosione di ieri sera potrebbe essere collegata a questi recenti sviluppi investigativi. Non è da escludere, infatti, che si tratti di una ritorsione da parte di qualche esponente di spicco delle organizzazioni criminali colpite dall’operazione.
Le indagini sono ancora in corso e si preannunciano lunghe e complesse. Gli inquirenti stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e stanno interrogando i testimoni. L’obiettivo è quello di individuare gli autori dell’esplosione e di far piena luce su questo inquietante episodio.
Articolo pubblicato il giorno 25 Novembre 2024 - 11:44
La situazion a Napoli è molto preoccupante, non si capisce bene chi sia stato. Spero che la Polizia riesca a trovare chi ha fatto questa esplosione, è un atto di violenza che non dovrebbe succedere. La sicurezza dei cittadini è importante.