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Arzano, abbattimento casa del boss Giovanni Di Annicella: si cercano responsabilità e  coperture

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Arzano. E’ avvenuto nella giornata di ieri, lo sgombero e il contestuale abbattimento della casa di circa 160 metri quadrati del boss condannato all’ergastolo per il duplice omicidio dei coniugi Bassone incendiati vivi nello loro chalet a Casoria.

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Di Annicella è ritenuto referente del clan Moccia sul territorio e la casa abbattuta sarebbe stata nella disponibilità dei familiari del ras dal lontano 2014.

Intanto indagini in corso da parte dell’Antimafia sarebbero incentrate per capire come sia stato possibile che nonostante la stessa fosse stata acquisita al patrimonio comunale nel lontano 2016 e motivo di scioglimento nel 2014, fosse ancora al proprio posto.

Sul luogo gli uomini del commissariato della Polizia di Stato di Frattamaggiore che hanno coordinato le operazioni, i militari della locale Tenenza dei Carabinieri e gli agenti del comando della Polizia locale di Arzano che hanno attualizzato l’abuso edilizio con acertamenti mirati, vigili del fuoco e ambulanza.

L’iter sarebbe partito su input e accertamenti dell’ufficio patrimonio allertato dalla grave inerzia di questi anni. Sulla vicenda non sono mancate in questi anni dettagliate denunce giornalistiche e quelle più specifiche depositate in questi mesi dall’associazione Antimafia Antonino Caponnetto direttamente all’attenzione del Procuratore Nicola Gratteri e DDA e che riguarderebbero ulteriori e gravi aspetti sia della pubblica amministrazione che di collegamenti tra politici e criminalità organizzata.

La vicenda della casa abusiva, assume contorni ancor più significativi, se si considera che gli abusi sono risalenti addirittura al 2011. La pratica edilizia venne rilasciata in quegli anni al figlio di quest’ultimo (ritenuto anch’esso affiliato al clan Moccia) e che in quel periodo fece addirittura istanza al comune di Arzano per il rilascio di un accertamento di conformità per lavori eseguiti in difformità da quanto previsto dall’ordinanza sindacale del 2009 per la messa in sicurezza delle unità immobiliari.

La vicenda emerse solo grazie al lavoro ispettivo commissione di Accesso dell’epoca con all’interno gli 007 della Tenenza dei carabinieri di Arzano. Subito dopo furono avviate le ordinanze di abbattimento fino ad ieri mai eseguite.

Di Annicella, risulta essere il cognato del boss Ciro Casone ucciso in un agguato nel 2014 all’interno di un centro abbronzante ad Arzano come nella serie “Gomorra”. Nei prossimi mesi si dovrebbe procedere con l’abbattimento della casa abusiva dei un altro pezzo da 90 del cartello degli Amato-Pagano in via Zanardelli.


Articolo pubblicato il giorno 13 Novembre 2024 - 15:12


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