La tempesta che imperversa sull’isola d’Ischia ha messo a nudo una vecchia piaga: la pericolosità di molti alberi, soprattutto nei pressi delle strutture pubbliche. L’ultimo episodio, il crollo di un grosso albero davanti all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, è l’ennesima dimostrazione di come la mancanza di controlli periodici possa mettere a rischio la sicurezza dei cittadini.
Nonostante le ripetute segnalazioni e le richieste di verifiche statiche, da anni il patrimonio arboreo dell’isola viene trascurato. Il rischio di incidenti gravi è sempre in agguato, come dimostrano i numerosi episodi passati.
È ora di agire. Serve un piano urgente per monitorare lo stato di salute di tutti gli alberi, con particolare attenzione a quelli situati in zone ad alto rischio, come ospedali, scuole e strade trafficate. Solo così potremo evitare nuove tragedie e garantire la sicurezza di tutti.
Qualche anno fa, oltre a dover alzare la voce per far rimuovere un mastodontico pino secco che rappresentava un pericolo per chi frequentava l’ospedale e nonostante questo nessuno si preoccupava di abbattere, il PCIM-L fondato dal compianto Domenico Savio chiese con forza una perizia periodica su tutti gli alberi di grosso fusto presenti nei paraggi dell’Ospedale.
Richiesta come al solito evidentemente rimasta inascoltata. Ora è giunto il momento di dire basta ai pericoli per i cittadini isolani ed i turisti. Si provveda a monitorare tutto il patrimonio arboreo dell’Isola d’Ischia onde evitare che prima o poi ci scappi un grave incidente.
Gennaro Savio
Articolo pubblicato il giorno 22 Novembre 2024 - 20:59