L’ex arbitro di Serie A, Claudio Gavillucci, rilancia la proposta di introdurre il “Var a chiamata”, sottolineando come sia giunto il momento di adottare questo strumento per ridurre le polemiche e migliorare la gestione delle partite. Intervenendo ai microfoni di Radio Crc, Gavillucci ha spiegato: “Ne parlo da tempo perché le discussioni, anche tra noi arbitri, nascono più dalla mancata chiamata del Var che dalla decisione finale”.
Secondo l’ex direttore di gara, offrire alle squadre la possibilità di richiedere una revisione tramite un “challenge” aiuterebbe a risolvere molti dei problemi attuali. “Con il challenge a disposizione delle squadre, si restituirebbe all’arbitro centrale la piena autonomia di decidere dopo aver rivisto le immagini”, ha aggiunto Gavillucci. In questo modo, l’arbitro in campo potrebbe prendere la decisione definitiva senza essere condizionato dall’interpretazione discrezionale del Var.
Riferendosi al caso specifico della partita Monza-Roma, Gavillucci ha affermato: “Sono convinto che se La Penna avesse rivisto l’azione incriminata, avrebbe assegnato il rigore alla Roma. In quel caso, non è stata la decisione dell’arbitro in campo a contare, ma l’interpretazione del Var”.
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