L’inchiesta condotta dalla Procura di Milano ha scosso il mondo del calcio, portando all’azzeramento dei vertici delle tifoserie di Inter e Milan.
Tra i dettagli più allarmanti emersi dalle indagini, ci sono i legami significativi tra Luca Lucci, capo della curva Sud del Milan, e alcuni ultras del Napoli. In particolare, Lucci avrebbe intrattenuto rapporti con uno dei leader della tifoseria partenopea, un individuo senza alcun legame ufficiale con il club, al quale avrebbe fornito centinaia di biglietti per la partita dei quarti di finale di Champions League.
Le indagini hanno rivelato che parte di questi biglietti sarebbe stata destinata, “almeno in parte”, a membri di clan mafiosi della città di Napoli. La questione è stata sottolineata in un passaggio dell’ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminari Domenico Santoro, che ha portato all’arresto di 16 persone e ha disposto gli arresti domiciliari per altre 3.
Le intercettazioni telefoniche, risalenti al 12 aprile dell’anno scorso, mostrano chiaramente che la società partenopea “non ha in alcun modo collaborato” con gli ultras per la distribuzione dei biglietti.
In quel giorno cruciale, Lucci e l’esponente degli ultras napoletani si sono incontrati davanti a un bar di Cologno Monzese. Durante l’incontro, Lucci ha ricevuto i ringraziamenti dal suo interlocutore, un capo ultras proveniente dal rione Sanità di Napoli. Poche ore prima dell’incontro tra le due squadre, è emersa una conversazione particolarmente rivelatrice.
De Marino, il capo ultras, ha fatto riferimento a un incontro tra i clan, affermando: “Ci siamo ritrovati tutti i clan di…”. Lucci ha risposto in modo affermativo, mostrando di essere a conoscenza della situazione.
De Marino ha poi condiviso un dettaglio personale, rivelando che suo fratello, detenuto in un carcere di Opera, lo aveva avvertito della disponibilità di biglietti. Lucci ha risposto: “Va bene, sono scelte vostre, scelte giuste…”, mentre De Marino, con toni ansiosi, ha commentato che era essenziale ottenere i biglietti per tutti i clan, affermando: “Dacci i biglietti, dacci 5 biglietti…”.
Il dialogo mette in luce un quadro inquietante di collusioni tra tifoserie e crimine organizzato, sottolineando le ombre che si annidano nel mondo del tifo calcistico.
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