Spedizione punitiva in carcere a Bellizzi – La Procura di Avellino ha aperto un’inchiesta sull’episodio di violenza avvenuto martedì 22 ottobre nel carcere di Bellizzi, dove un giovane detenuto di 25 anni, originario del napoletano, è stato vittima di una brutale aggressione. L’uomo è stato accoltellato e mutilato da un gruppo di nove detenuti che, dopo aver sequestrato due agenti penitenziari, lo hanno attaccato nella sua cella.
Secondo le prime ricostruzioni, i detenuti coinvolti, provenienti da una sezione diversa da quella della vittima, hanno prima bloccato e picchiato due agenti in servizio, sottraendo loro le chiavi per poter accedere alla sezione dove si trovava il 25enne. Una volta raggiunta la cella, il giovane è stato colpito con fendenti a braccia, gambe, torace e addome, e nella violenza gli è stato tagliato un lobo dell’orecchio. Il detenuto ha riportato anche un grave trauma cranico ed è stato immediatamente trasportato in codice rosso all’Ospedale Moscati di Avellino, dove è stato sottoposto a un delicato intervento neurochirurgico.
Le autorità giudiziarie, guidate dal procuratore Domenico Airoma, stanno indagando sulle circostanze dell’aggressione, ipotizzando che si tratti di una “spedizione punitiva” legata a rivalità interne tra gruppi di detenuti. Gli inquirenti non escludono un collegamento con un altro episodio violento avvenuto nello stesso reparto pochi giorni prima, tra sabato e domenica, in cui era rimasto ferito un altro recluso.
Le indagini sono in corso per identificare tutti i responsabili di questa violenta aggressione, mentre il 25enne lotta tra la vita e la morte nel reparto di rianimazione dell’ospedale. La tensione all’interno dell’istituto penitenziario di Bellizzi resta alta, e l’inchiesta dovrà chiarire i motivi di questa escalation di violenza tra detenuti.
Articolo pubblicato il giorno 24 Ottobre 2024 - 14:44