Ieri, 17 ottobre, le forze dell’ordine hanno sequestrato un’ampia proprietà a Massa Lubrense, di proprietà dell’ex assessore comunale alla tutela paesaggistica e del condono e del padre di quest’ultimo.
Il provvedimento, disposto d’urgenza dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, riguarda diverse costruzioni abusive realizzate in un’area sottoposta a vincoli paesaggistici e idrogeologici. Tra queste troviamo:
Un edificio su due piani
Diverse tettoie e baracche
Viali e strade
Manufatti vari, come un’abitazione prefabbricata e servizi igienici
Un’ampia area sbancata e terrazzata
Le violazioni contestate
Le indagini hanno evidenziato che:
Costruzioni abusive: Molte delle opere sono state realizzate senza alcuna autorizzazione o in base a permessi non conformi.
Violazione dei vincoli paesaggistici: L’area interessata è sottoposta a vincoli paesaggistici e idrogeologici, che ne vietano la trasformazione.
Lottizzazione abusiva: L’area è stata suddivisa e urbanizzata senza le necessarie autorizzazioni, alterando il paesaggio naturale.
Perché il sequestro d’urgenza?
Il sequestro è stato necessario per:
Fermare i lavori abusivi: Impedire che venissero realizzate ulteriori opere in violazione delle norme.
Tutelare il paesaggio: Preservare un’area di grande valore naturalistico e paesaggistico.
Le conseguenze delle violazioni
I responsabili rischiano l’accusa di:
Lottizzazione abusiva
Realizzazione di opere edilizie in zona vincolata
Un’area di grande valore naturalistico
L’area sequestrata rientra in una zona protetta e di grande valore naturalistico, dove è vietata qualsiasi trasformazione del territorio. Le opere abusive realizzate hanno alterato profondamente il paesaggio e l’ambiente naturale.
Articolo pubblicato il giorno 18 Ottobre 2024 - 13:05