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Sequestro beni per 5 milioni di euro ad ex capo ultras del Bari calcio

L'indagine patrimoniale ha riguardato pluripregiudicato 52enne Silvano Scannicchio ex capo del gruppo "I seguaci della Nord"
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I carabinieri del comando provinciale di Bari hanno eseguito un decreto di sequestro di prevenzione emesso dal tribunale di Bari, su richiesta della procura, nei confronti del pluripregiudicato 52enne Silvano Scannicchio.

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Quest’ultimo è noto per reati quali estorsione aggravata dal metodo mafioso e traffico illecito di rifiuti. Scannicchio è stato uno dei leader del gruppo di tifosi organizzati del Bari, i “Seguaci della Nord”, insieme a figure come Francesco Bruno, genero del boss Domenico Strisciuglio, detto “La Luna”, e Giuseppe Alberga, referente provinciale di Casapound Italia.

Secondo gli inquirenti, nel 2010 Scannicchio ha avviato l’impresa di raccolta e gestione rifiuti “Metal Recicle” utilizzando proventi illeciti, principalmente da estorsioni a imprenditori edili, a favore del clan Strisciuglio.

La sua attività criminale è proseguita con reati come ricettazione di rame e traffico illecito di rifiuti. Per evitare la revoca delle autorizzazioni ambientali, nel 2013 ha fittiziamente ceduto l’impresa a un nipote.

Nel 2016, con il supporto finanziario della figlia, ha costituito a Capurso la “Bari Metal S.r.l.”, attiva nella raccolta e stoccaggio di rifiuti speciali.

Il valore dei beni sequestrati, che includono immobili, mezzi pesanti e auto di lusso, è stimato in oltre 5 milioni di euro. Tra questi beni c’è anche la Bari Metal S.r.l., che fattura circa 3 milioni di euro all’anno.

L’indagine ha ricostruito la carriera criminale di Scannicchio, l’origine illecita del suo patrimonio accumulato negli ultimi 20 anni e gli introiti dell’intero nucleo familiare.


Articolo pubblicato il giorno 4 Ottobre 2024 - 08:56


1 commento

  1. Un’altra storia triste di criminalità che coinvolge intere famiglie, speriamo che la giustizia faccia il suo corso.

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