Franco Selvaggi, ex attaccante e campione del mondo nel 1982, ha espresso il suo punto di vista sull’attuale stagione di Serie A e sulle dinamiche di alcune delle principali squadre del campionato, durante un intervento a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1. Riguardo al pareggio tra Juventus e Cagliari, Selvaggi ha commentato: “Credo che il pareggio sia un risultato giusto. La Juventus ha fatto meglio, ma deve rivedere alcuni aspetti: una squadra che punta a vincere lo scudetto non può permettersi di farsi rimontare dopo essere passata in vantaggio”.
Selvaggi ha poi affrontato il tema delle polemiche legate al Var, che anche in questa giornata ha fatto discutere diversi allenatori e dirigenti: “Ormai basta un piccolo contatto, anche un dito sfiorato, e il Var amplifica tutto, trasformandolo in rigore. Se fossi un allenatore, direi ai miei calciatori di non cercare il cross vincente per il compagno, ma il braccio degli avversari”.
Passando ai singoli protagonisti del campionato, Selvaggi ha elogiato l’attaccante italo-argentino Mateo Retegui, attuale capocannoniere della Serie A: “È il classico bomber, capace di muoversi sia dentro che fuori dall’area. Retegui è l’attaccante giusto per questa Nazionale”. Riferendosi alla recente vittoria dell’Italia contro la Francia, Selvaggi ha aggiunto: “La partita contro il Belgio sarà difficile, ma il successo contro i francesi fa ben sperare. Dopo un inizio incerto, mi auguro che questa Nazionale possa riportarci ai fasti di un tempo”.
Parlando della lotta per lo scudetto, Selvaggi ha le idee chiare: “Il Napoli è avvantaggiato, non dovendo preoccuparsi delle coppe. Credo che la vera sfida sarà tra Inter e Napoli, le squadre più solide e competitive del campionato”. L’ex campione ha però espresso delle riserve sulla Juventus: “Per ora escludo la Juve dalla corsa. La squadra è composta da molti giovani che hanno bisogno di maturare sul campo”.
Infine, un’analisi sulla situazione del Milan, che sta attraversando un periodo di transizione: “Il Milan sta pagando il cambio di allenatore e di molti giocatori. Manca ancora l’amalgama, come si diceva un tempo. Fanno belle partite, ma poi ricadono negli stessi errori. È un processo di crescita che richiede tempo, ma il Milan resta una buona squadra e potrà dire la sua in un campionato molto equilibrato,” ha concluso Selvaggi, offrendo una visione lucida e ottimista sul futuro del club rossonero.
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