Torre Annunziata. “L’attuale gestione non ha mai ricevuto richieste di estorsione; abbiamo salvato il Savoia e il buon nome di Torre Annunziata rilevando il club, che era nel mirino della camorra.”
Così la società Savoia 1908 Football Club interviene, in una nota, sull’indagine dei carabinieri e della Dda, che ha portato all’arresto di cinque presunti affiliati al clan Gionta, ritenuti dagli inquirenti coinvolti in richieste estorsive ai dirigenti della società dell’epoca, precisamente nell’agosto 2022.
In una dichiarazione firmata dal legale rappresentante del Savoia, Arcangelo Sessa, si ribadisce con forza che “non sarà consentito a nessuno di avvicinarsi alla nostra società, né che si ripetano episodi di questo tipo”, sottolineando che siamo in una fase preliminare delle indagini, “ma se tali fatti fossero confermati, sarebbero gravissimi”.
“La nostra società – si legge – lavora da dicembre 2022 per restituire l’immagine che il Savoia merita e allontanare qualsiasi accostamento alla camorra che, purtroppo, ha devastato questa città. Continueremo a portare avanti un progetto di calcio pulito, togliendo i ragazzi dalla strada con la nostra Academy, che già conta oltre 250 iscritti, e faremo di tutto affinché simili episodi non si ripetano”.
Il comunicato prosegue evidenziando l’importanza della giustizia e del lavoro delle forze dell’ordine sul territorio: “Quanto riportato riguarda il passato del Savoia Calcio e situazioni che non devono ripetersi, ma se accadesse di nuovo, non bisogna avere paura e denunciare immediatamente.
Abbiamo strappato questa squadra dalle mani della camorra, come ricordato anche da Emanuele Filiberto in un recente comunicato, e proseguiremo nel nostro progetto per contribuire al riscatto della città e dell’intero territorio”.
Articolo pubblicato il giorno 30 Ottobre 2024 - 13:02