Giuseppe Scuotto fu assassinato in un agguato di evidente matrice camorristica mentre percorreva Corso Novara a Napoli a bordo di un ciclomotore. La Polizia di Stato, dopo oltre vent’anni, ha arrestato due persone accusate di essere i responsabili materiali dell’omicidio, avvenuto nel maggio del 2000.
Le indagini, riaperte dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli nel novembre 2022 grazie a dichiarazioni di collaboratori di giustizia e nuove evidenze investigative, hanno permesso di ricostruire l’accaduto.
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Gli investigatori, analizzando documenti risalenti a ventidue anni fa, hanno trovato ulteriori riscontri a sostegno delle precedenti prove, avvalendosi anche di moderne tecnologie investigative come le intercettazioni telematiche, raccogliendo nuovi e gravi indizi di colpevolezza.
Secondo le indagini, i due arrestati, già affiliati ai clan Licciardi e Contini, avrebbero commesso l’omicidio nell’ambito di un’“epurazione” interna. Il movente sarebbe collegato alla gestione autonoma da parte della vittima di affari illeciti senza il consenso dei vertici del clan, nonché al timore che Scuotto potesse intraprendere un percorso di collaborazione con la giustizia.
Giuseppe Scuotto era il capozona nel rione Vasto
Scuotto, al momento dei fatti, aveva raggiunto il rango di capo zona per il clan Contini nel quartiere Vasto e aveva riunito intorno a sé alcuni giovani affiliati con ambizioni espansionistiche, decisi a consolidare il controllo del territorio e delle attività criminali in aperto contrasto con le direttive dei vertici del clan di appartenenza.
Articolo pubblicato il giorno 29 Ottobre 2024 - 10:49
È importante che la giustizia abbia finalmente fatto il suo corso dopo così tanti anni. Però è triste pensare alle persone coinvolte in queste vicende.
Che triste storia, la criminalità organizzata porta solo dolore e distruzione.