Il Tribunale di Benevento, in composizione collegiale (Presidente Dott.ssa Fallarino, Giudici a latere Dott.ssa Telaro e Dott. Nuzzo), ha dichiarato oggi, nel corso del processo “Maleventum”, l’inutilizzabilità di una parte delle intercettazioni ai fini probatori.
Il processo, che ha avuto rilevanza nazionale ed è stato oggetto di attenzione mediatica, vede come imputato principale Paolo Di Donato, 54 anni, di Sant’Agata De’ Goti, soprannominato il “Re dei Migranti”, insieme ad altri soggetti accusati di corruzione, truffa, frode, violazione del segreto d’ufficio e altri reati.
Accogliendo l’eccezione sollevata dall’Avvocato Vittorio Fucci, il tribunale ha escluso una parte delle intercettazioni, così come già avvenuto nel 2022 per altre registrazioni, su richiesta dello stesso Fucci e di altri difensori. Tali intercettazioni non potranno essere utilizzate come prove.
Durante l’udienza, sono stati ascoltati numerosi testimoni, con domande poste dagli avvocati Vittorio Fucci, Pietro Farina e Luca Guerra, oltre che dal Pubblico Ministero Dott.ssa Rosa.
Gli avvocati della difesa hanno messo in luce la complessità della gestione dell’accoglienza e degli sbarchi quotidiani di migranti in Italia nel periodo compreso tra il 2015 e il 2017, quando si sarebbero verificati i reati contestati.
Il processo è stato rinviato al 28 novembre per l’audizione di altri 30 testimoni delle difese rappresentate dagli avvocati Vittorio Fucci e Piero Farina.
Articolo pubblicato il giorno 12 Ottobre 2024 - 19:26
Interessante sviluppo del processo, vedremo cosa riserverà il prossimo udienza.