Francesco Pio Valda e gli altri sette suoi presunti complici hanno rifiutato di essere sottoposti all’interrogatorio del pm nel corso del processo che si sta celebrando davanti al Tribunale di Napoli per l’omicidio di Francesco Pio Maimone.
Per uno strano scherzo del destino l’udienza di oggi è stata celebrata nello stesso giorno in cui a Napoli si piange un minorenne ucciso. E i genitori del giovane innocente pizzaiolo di Pianura attraverso le telecamere del Tgr regionale lanciano un accorato appello: “Basta non c’è la facciamo più a soffrire da genitori”.
Punti Chiave Articolo
I genitori di Maimone: “Basta piangere”
E intanto il processo a Francesco Pio Valda, il presunto assassino dei figlio e tutti quelli che lo hanno aiutato compreso nonna e. sorella, va avanti. Dopo il rifiuto dell’interrogatorio tutti, collegati in video conferenza, hanno detto di essere disponibili a rilasciare dichiarazioni spontanee nelle prossime udienze.
Il papà di Maimone si dice pronto ad aiutare i giovani in un progetto di recupero. Oggi è stato ascoltato un consulente della difesa che ha spiegato come dalle immagini, che sono allegati agli atti, non si nota la presenza di una pistola nelle mani di Valda ma si nota un oggetto nella mani di una ragazza che era seduta in auto.
Prossima udienza il 7 novembre giorno in cui saranno ascoltati altri testi che dovranno chiarire cosa accade nella notte del 20 marzo del 2023 nella zona degli chalet di Mergellina quando l’innocente Francesco Pio Maimone trovò la morte.
Articolo pubblicato il giorno 24 Ottobre 2024 - 23:10
Che situazione delicata, è importante che si faccia giustizia e che i responsabili paghino per quello che hanno fatto.