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Ischia, picchia l’ex moglie nonostante il braccialetto anti stalking: finisce ai domiciliari

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Ischia. Stalking ma soprattutto minacce fisiche e verbali nei confronti della ex moglie tanto da costringerla a cambiare le sue abitudiini di vita per evitare di essere pedinata. E alla fine per l’uomo è arrivata l’ordinanza cautelare agli arresti domiciliari.

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La misura è stata eseguita dal personale della Polizia di Stato, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli – IV Sezione Indagini – violenza di genere e tutela delle fasce deboli della popolazione. L’uomo è accusato dei reati di stalking e lesioni personali a carico dell’ex coniuge.

La decisione del gip del Tribunale di Napoli è arrivata al termine di una lunga e impegnativa attività d’indagine, condotta dagli agenti del Commissariato di Ischia, che è scaturita a seguito di una richiesta di ammonimento, presentata da una giovane donna ischitana poiché lamentava reiterate e illegittime condotte di stalking ad opera dell’ex marito.

La donna era stata costretta a modificare radicalmente le proprie abitudini di vita, ingenerando nella stessa il fondato e costante timore per la propria incolumità nonché un conseguente e perdurante grave stato di ansia e di paura.

Nonostante l’immediato avvio del procedimento amministrativo finalizzato al “contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica”, l’uomo ha continuato nelle condotte persecutorie, concretizzatesi sia con pedinamenti che con aggressioni verbali e fisiche tuttavia mai denunciate dalla donna perché timorosa di incrinare i già instabili rapporti con l’ex marito.

All’uomo inoltre, era stato applicato il “braccialetto elettronico antistalking”, con il quale era stato inibito l’avvicinamento alla vittima in un raggio inferiore ai 500 metri, ciononostante lo stesso aveva reiteratamente violato tale obbligo.

L’escalation di violenza ha raggiunto il suo apice nella scorsa estate quando la donna era rimasta vittima di una violenta e brutale aggressione sia verbale che fisica tanto da costringerla a fare ricorso alle cure mediche in ospedale.

Le attività d’indagine hanno dunque consentito di cristallizzare una esatta e completa ricostruzione degli eventi penalmente rilevanti.


Articolo pubblicato il giorno 25 Ottobre 2024 - 19:26


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