Napoli. Omicidio di Emanuele Tufano: fermato un coetaneo. Dovrebbe aver avuto un ruolo primario nell’inseguimento e negli spari. Come aveva anticipato il nostro sito alcune ore fa la cattura dei responsabili della sparatoria era questione di ore e così è stato.
Le testimonianze dei due anici della giovane vittima, le immagini delle telecamere e l’analisi delle chat estrapolate dal telefono di Emanuele Tufano hanno contribuito a costruire il quadro accusatorio nei confronti di un 15enne che in queste ore è sottoposto a interrogatorio in questura davanti al pm della Procura dei minori e alla presenza dei genitori e di un sui avvocato di fiducia.
Le parole del Prefetto di Napoli, Michele Di bari con i giornalisti dopo il comitato sull’ordine pubblico aveva già lasciato intravedere un soluzione dle caso in breve tempo. Ora gli uomini della squadra mobile stanno mettendo insieme tutti i tasselli per ricostruire movente e partecipanti alla sparatoria.
Ed è partita quindi la ricerca agli altri responsabili. Sono state eseguite alcune ispezioni mirate e altri sopralluoghi. Si è alla ricerca della armi utilizzate.
Il lavoro continuerà per tutta la notte in attesa di altri risvolti positivi mentre di negativo rimane tutta vicenda con un quindicenne morto e con altri coetanei coinvolti in una spirale di sangue e violenza che non fa certo bene alla città di Napoli.
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