Napoli. C’è aria di tensione al rione Conocal di Ponticelli: l’omicidio di Massimo Lucca avvenuto sabato pomeriggio ha lasciato il segno.
Ed è quello che volevano gli uomini del clan De Micco indicato come gli esecutori materiali. Un segnale forte inviato ai D’Amico “frauella” e a tutti i clan associati.
Massimo Lucca, 43 anni, come ricorda la giornalista Luciana Esposito, è lo zio 43enne dell’attuale reggente del clan D’Amico, ma soprattutto genero del boss dei “fraulella” Antonio D’Amico.
I sicari lo hanno crivellato di proiettili mentre era nei pressi di via Callas angolo via Carmen. Non è la prima volta che i sicari e pistoleri del clan De Micco De Martino compiono scorribande al Conocal. Era accaduto anche a luglio scorso.
Ora si resta in attesa delle decisioni del Questore di Napoli sulla celebrazione del funerale che qualora fosse pubblico rischierebbe di trasformarsi nell’ennesima e plateale sfilata stile Gomorra tra le strade del quartiere come del resto era accaduto per tre volte lo scorso anno dopo l’omicidio del giovane boss Vincenzo Costanzo ucciso durante la festa scudetto del Napoli.
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Una situazione davvero preoccupante, speriamo che le autorità prendano provvedimenti adeguati.