Il violento nubifragio che si è abbattuto su Ischia nella serata di ieri ha trasformato le strade dell’isola in torrenti impetuosi, paralizzando la vita dei cittadini e rievocando lo spettro dell’alluvione del 2022.
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Con oltre 40 millimetri di pioggia caduta in poco più di mezz’ora, le infrastrutture dell’isola si sono dimostrate nuovamente inadeguate di fronte alla furia degli elementi.
Le zone più colpite sono state i Pilastri e Ponte, nel comune di Ischia, dove l’acqua ha tracimato dai bordi delle strade, invadendo abitazioni e attività commerciali. Numerosi veicoli sono rimasti bloccati, mentre alcuni sono stati addirittura trascinati dalla corrente.
I residenti, terrorizzati, hanno trascorso ore di angoscia, ricordando le drammatiche immagini dell’alluvione che ha sconvolto l’isola due anni fa.
“È stata una notte da incubo”, hanno raccontato i residenti della zona: “sembrava di rivivere tutto da capo. Abbiamo paura che possa succedere di nuovo”.
Il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, ha immediatamente attivato il Centro operativo comunale per coordinare le operazioni di soccorso e ripristino. “Si è trattato di un evento eccezionale“, ha dichiarato il primo cittadino, “ma è evidente che il nostro territorio è vulnerabile e necessita di interventi strutturali urgenti”.
Le immagini delle strade allagate, condivise sui social media, hanno fatto il giro del mondo, suscitando profonda commozione e solidarietà. L’opinione pubblica si chiede come sia possibile che, a distanza di pochi anni da una tragedia simile, l’isola sia ancora esposta a rischi così elevati.
L’alluvione del 2022 ha lasciato profonde ferite nell’isola d’Ischia. Dodici persone persero la vita e numerosi edifici furono distrutti. Da allora, sono stati avviati diversi progetti per la messa in sicurezza del territorio, ma i risultati finora ottenuti non sembrano sufficienti.
“Non possiamo permetterci di assistere inermi a nuovi disastri”, ha detto ancora il sindaco “è necessario un cambio di passo, con investimenti massicci e una pianificazione del territorio attenta ai rischi idrogeologici”.
Le priorità immediate sono la rimozione dei detriti, la pulizia delle strade e la riattivazione dei servizi essenziali. Tuttavia, è fondamentale guardare al futuro e mettere in atto misure strutturali per prevenire nuove calamità.
Potenziamento del sistema fognario: La rete fognaria esistente non è in grado di far fronte a eventi meteorologici estremi. È necessario ampliare e modernizzare le infrastrutture per garantire un adeguato deflusso delle acque piovane.
Messa in sicurezza dei versanti: Le frane rappresentano una minaccia costante per l’isola. È indispensabile stabilizzare i versanti e rimuovere il materiale instabile.
Creazione di un sistema di allerta precoce: Un sistema di allerta efficace consentirebbe di evacuare le zone a rischio in tempo utile, salvando vite umane.
Promozione della cultura della prevenzione: È fondamentale sensibilizzare la popolazione sui rischi legati al territorio e promuovere comportamenti responsabili.
L’alluvione di Ischia è un campanello d’allarme che non può essere ignorato. L’isola ha bisogno di un piano di interventi a lungo termine, coordinato a livello nazionale e regionale, per garantire la sicurezza dei suoi abitanti e tutelare il suo patrimonio ambientale.
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